Giovedì 10 Ottobre 2024
Vai al Contenuto Raggiungi il piè di pagina
È stato presentato a Salerno “Rete”, il nuovo progetto dedicato a tutti i giovani che vogliono migliorare le loro competenze per entrare nel mondo del lavoro.
Promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi attraverso il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il progetto Rete punta a costruire un ponte tra i giovani e il mondo delle imprese, per accompagnare e orientare i ragazzi verso opportunità lavorative, anche in forma di auto-impiego. Invitalia è il soggetto attuatore del progetto.
Rete si rivolge ai giovani tra i 16 e i 35 anni che:
• frequentano la scuola secondaria di secondo grado o sono diplomati
• frequentano o hanno conseguito una qualifica ITS
• frequentano l’università o sono laureati
• sono disoccupati o in cerca di occupazione
• sono aspiranti imprenditori
Alla presentazione del progetto presso la Camera di Commercio Industria Agricoltura Artigianato Salerno, sono intervenuti, Angelo Caramanno, Presidente Consiglio Comunale Salerno, Luigi Gallo, Responsabile Incentivi e Innovazione Invitalia e Andrea Prete, Presidente Camera di Commercio Industria Agricoltura Artigianato Salerno.
Hanno partecipato inoltre Immacolata Stizzo e Sabrina Arsie, rispettivamente Amministratore unico di Itaca srl e Responsabile marketing di GEF srl.
Durante la mattinata è stato inaugurato l’hub di Salerno, uno dei 7 hub territoriali che costituiscono il cuore del progetto, che prevede anche la realizzazione di 1.000 stage retribuiti destinati a giovani sotto i 30 anni, per altrettante posizioni messe a disposizione dalle aziende in Italia e all’estero.
Ospitato al terzo piano della CCIAA di Salerno, nella sede di via Via Generale Clark 19, l’hub di Salerno ha come vocazione territoriale l’Agrifood. È un luogo pensato per accogliere i giovani di tutta la regione, in cui è possibile fare un bilancio delle competenze e definire un proprio percorso di sviluppo professionale, ma anche acquisire o migliorare le competenze occupazionali, seguire percorsi formativi e specifici corsi per diventare imprenditore, sviluppare un’idea d’impresa e approfondire la conoscenza degli incentivi per la creazione e lo sviluppo di attività produttive. Le attività proposte prevedono l’utilizzo di metodologie innovative e altamente esperienziali in modo da coinvolgere i giovani in modo attivo. Ente capofila dell’Hub di Salerno è la Camera di Commercio di Salerno che, sposando le finalità del progetto Rete, ne condivide proposte, risorse, spazi e tecnologie.
Spazio poi alle storie di successo di alcune imprese del territorio finanziate con incentivi gestiti da Invitalia: Itaca srl è una startup che realizza prodotti formativi innovativi utilizzando la realtà virtuale e aumentata, supportata da un team di docenti provenienti da diverse scuole italiane. L’obiettivo è attingere ai punti di forza della didattica tradizionale e integrarli ai nuovi processi d’insegnamento ed apprendimento previsti dal Piano Scuola 4.0 con il supporto e l’uso di visori e joystick di ultima generazione. GEF srl è invece specializzata in esperienze gastronomiche uniche, come ad esempio "Umi Ristorante Giapponese", un'esperienza culinaria autentica che trasporta i clienti nelle strade di Tokyo attraverso la sua cucina raffinata e l'atmosfera accogliente.
#energia #imprese #carobollette #mismatch #occupazione questi i principali temi trattati nella puntata di TGUNOMATTINA in onda su RAI 1 il 6 settembre 2022, a cui ha partecipato, tra gli altri, il presidente di Unioncamere Andrea Prete
In provincia di Salerno nel mese di agosto sono programmate circa 6.890 entrate e nel trimestre agosto – ottobre saranno 21.550; nella regione Campania 21.600, nell’area del Sud e Isole saranno 78.000 e in Italia complessivamente 285.000.
Il confronto con il mese precedente vede una flessione della domanda di lavoro dovuta alla naturale stagionalità (circa 5mila entrate in meno). Rispetto a un anno fa, le previsioni complessive evidenziano un andamento positivo, +350 assunzioni programmate rispetto ad agosto 2021 (+5,3%), e +910 entrate nel trimestre agosto – ottobre (+4,3%).
Il settore dei servizi continua ad essere in crescita rispetto allo scorso anno (+450 v.a.); la filiera turistica (comparto servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici) ha un incremento del 4,2% in questo mese, rispetto all’andamento nazionale che è in flessione (-6,2%), e ha programmato circa 1.230 assunzioni nel mese e per il periodo agosto – settembre 2022 prevede 3.400 entrate.
Il settore Industria risulta in calo, rispetto ad agosto 2021 (-100 in v.a.) mentre una timidissima ripresa è prevista rispetto al trimestre agosto – ottobre (+10 v.a.)
Ritorna a crescere questo mese la domanda delle imprese rivolta ai giovani (v.a. 2.053), il 30% degli ingressi (agosto 2021 era al 20%).
I contratti a termine, 87% del totale, risultano la forma maggiormente proposta. Ancora in aumento la difficoltà di reperimento, in 28 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati.
Nel complesso nel mese di agosto:
- le entrate previste si concentreranno per il 62% nel settore dei servizi e per il 72% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 13% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 87% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 9% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%);
- l’8% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 46% delle entrate complessive previste.
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
Il mismatch (disequilibrio tra domanda e offerta nel mercato del lavoro) e il ruolo degli ITS quale possibile rimedio per colmare il gap tra la richiesta di figure specializzate, da parte delle imprese, e i bisogni formativi dei lavoratori. Questi i temi trattati dal presidente di Unioncamere Andrea Prete nel corso dell'intervista andata in onda su RAI1 - TG1 economia di martedì 26 luglio 2022.
In provincia di Salerno nel mese di luglio sono programmate circa 12.320 entrate di cui 3.326 giovani; nella regione Campania 39.600, nell’area del Sud ed Isole saranno 156.900 e in Italia complessivamente 505.000.
Le previsioni complessive evidenziano un andamento positivo rispetto a giugno 2022 (+19,3%), in controtendenza rispetto all’andamento nazionale che vede un -9,7% di lug22/giu22. Siamo in linea, invece con l’andamento nazionale rispetto al luglio 2021 (-5,7%).
Il settore trainante è quello dei servizi e della filiera turistica che ha programmato circa 3.000 assunzioni e per il periodo lug-set 2022 prevede 5.170 entrate.
Il settore industria risulta in calo, come a livello nazionale rispetto a luglio 2021 (-880 in v.a.) e anche rispetto alla previsione del periodo lug-set 22/21 (-2.150 v.a.).
Diminuisce la domanda delle imprese rivolta ai giovani, il 27% degli ingressi, rispetto a giugno 2021 che era pari al 29%. I contratti a termine, 84% del totale, risultano la forma maggiormente proposta. Ancora in aumento la difficoltà di reperimento, in 30 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati.
Nel complesso nel mese di luglio:
- le entrate previste si concentreranno per il 66% nel settore dei servizi e per il 64% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 16% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 84% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 9% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%);
- il 7% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 48% delle entrate complessive previste.
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
Per saperne di più, consulta il bollettino e le tavole statistiche allegate.
In provincia di Salerno nel mese di giugno sono programmate circa 10.320 entrate, di cui 3.199 giovani; nella regione Campania 35.650, nell’area del Sud ed Isole saranno 163.400 e in Italia complessivamente 559.000.
A trainare la domanda, come a livello nazionale, è soprattutto il commercio, il turismo ed i servizi alle persone. La filiera turistica ha programmato per l’inizio del periodo estivo circa 3.830 assunzioni e per il periodo giu-ago22 prevede 8.100 entrate. Il settore industria risulta in calo, come a livello nazionale rispetto a giugno 2021 (-820 in v.a.) e anche rispetto alla previsione del periodo giu-ago 22/21 (-6.160 v.a.).
Sale la domanda delle imprese rivolta ai giovani, il 31% degli ingressi, rispetto a giugno 2021 che era pari al 26%. I contratti a termine, 81% del totale, risultano la forma maggiormente proposta. In 29 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.
Nel complesso nel mese di giugno:
- le entrate previste si concentreranno per il 82% nel settore dei servizi e per il 83% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 19% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 81% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 10% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%);
- l’8% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 48% delle entrate complessive previste.
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
Per saperne di più scarica l'analisi completa, il bollettino e le tavole statistiche.
In provincia di Salerno nel mese di maggio sono programmate circa 8.270 entrate di cui 2.431 giovani; nella regione Campania 35.200, nell’area del Sud e Isole saranno 133.300 e in Italia complessivamente 444.000.
A trainare la domanda, come a livello nazionale, è la ripresa della filiera turistica con la crescita dei servizi di alloggio e ristorazione e dei servizi turistici che esprime la domanda più significativa con 2.080 entrate programmate nel mese e 9.030 per il periodo mag-lug 2022.
Il settore industria risulta in calo, come a livello nazionale rispetto a maggio 2021 (-130 in v.a.) e anche rispetto alla previsione del periodo mag-lug 22/21 (-250 v.a.).
Sale la domanda delle imprese rivolta ai giovani, il 29% degli ingressi, rispetto a maggio 2021 che era pari al 27%. I contratti a termine, 75% del totale, risultano la forma maggiormente proposta. In 33 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.
Nel complesso nel mese di maggio:
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
Segnali di indebolimento della crescita economica da manifatturiero e costruzioni,
ma la domanda di lavoro tiene grazie alla ripresa di turismo e servizi alle persone
Roma, 6 maggio 2022 – Le imprese a maggio hanno in programma oltre 444mila assunzioni nonostante l’indebolimento della crescita economica osservato nel primo trimestre e le prospettive sempre più incerte per il secondo trimestre a causa della guerra in Ucraina ed alla conseguente crisi energetica e delle altre materie prime. A risentirne maggiormente sono le imprese manifatturiere: -4,4% i lavoratori ricercati rispetto ad aprile (-3mila) e -18,8% se confrontati con un anno fa (-15mila). Negative anche le costruzioni sia rispetto al mese precedente (-0,9%) e ancor più rispetto a un anno fa (-27,5%). In crescita invece i servizi (+30,2% rispetto ad aprile e +31,5% rispetto a maggio dello scorso anno) trainati soprattutto dalla ripresa della filiera turistica. Si conferma elevato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro: sono difficili da reperire il 38,3% dei lavoratori ricercati, difficoltà riconducibile prevalentemente alla mancanza di candidati.
A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che elabora le previsioni occupazionali di maggio[1].
L’industria nel suo complesso è alla ricerca di 99mila profili professionali - in calo rispetto ad aprile del 3,3% e del 22,0% in confronto ad un anno fa - di cui 66mila da impiegare nel manifatturiero e 33mila nelle costruzioni. Le maggiori opportunità di lavoro nel manifatturiero sono offerte dalle imprese della meccatronica (17mila ingressi programmati), seguite dalle imprese metallurgiche e dei prodotti in metallo (14mila) e infine da quelle alimentari, bevande e tabacco (11mila). Ben più elevate le occasioni di lavoro offerte dal settore dei servizi, con 345mila ingressi programmati. È il comparto dei servizi di alloggio, ristorazione e dei servizi turistici a esprimere la domanda più significativa con circa 105mila entrate programmate. Seguono poi i servizi alle persone (67mila)[2] e i servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (56mila). Positiva la dinamica anche per il commercio e l’informatica e telecomunicazioni (rispettivamente con circa 52mila e 15mila assunzioni previste).
I contratti a tempo determinato con 246mila unità, pari al 55,5% si confermano la tipologia contrattuale maggiormente proposta ai profili ricercati. Seguono i contratti a tempo indeterminato (76mila), i contratti di somministrazione (49mila), i contratti non alle dipendenze (28mila), i contratti di apprendistato (23mila), altre forme contrattuali alle dipendenze (15mila) e i contratti di collaborazione (6mila).
Perdura la difficoltà delle imprese a reperire i profili ricercati: sono difficili da reperire il 38,3% delle figure professionali da inserire in azienda (7,4 punti percentuali in più rispetto a maggio 2021), soprattutto a causa della mancanza di candidati. A incontrare le maggiori difficoltà di reperimento di manodopera sono le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo per cui sono difficili da reperire il 52,6% dei profili ricercati. Seguono le industrie del legno e del mobile (50,4%), le industrie della meccatronica al pari delle imprese dei servizi informatici e delle comunicazioni (49,2% per entrambi) e le industrie del tessile, abbigliamento e calzature (47,4%). Tra i profili più difficili da reperire si segnalano, come riportato nel Borsino delle professioni, gli specialisti in scienze matematiche, informatiche e scientifiche (il 55,3% è di difficile reperimento), i tecnici in campo ingegneristico (56%) e tecnici della salute (56,5%), le professioni socio-sanitarie (50,1%), gli operatori della cura estetica (58%), oltre alle figure degli operai specializzati quali fabbri ferrai e costruttori di utensili (67,2%), artigiani e operai specializzati del tessile e dell'abbigliamento (65,7%), fonditori e saldatori (65,1%) e meccanici, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (62,2%).
A incontrare le maggiori difficoltà di reperimento sono le imprese delle regioni del Nord Est (sono difficili da reperire il 42,0% delle figure ricercate), seguite da quelle del Nord Ovest (41,1%), Centro (36,3%) e Sud e Isole (34,8%).
(...)
[1] Le previsioni si basano sulle interviste realizzate nel periodo 22 marzo 2022-07 aprile 2022, su un campione di circa 125mila imprese dell’industria e dei servizi con dipendenti iscritte al Registro imprese delle Camere di Commercio.
[2] Istruzione e servizi formativi privati, Sanità, assistenza sociale e servizi sanitari privati, Servizi ricreativi, culturali e altri servizi alle persone.
In provincia di Salerno nel mese di aprile sono programmate circa 7.130 entrate di cui 1.854 giovani; nella regione Campania 29.700, nell’area del Sud e Isole saranno 94.400 e in Italia complessivamente 368.000.
A trainare la domanda, come a livello nazionale, sono i servizi di alloggio e ristorazione e i servizi turistici con 2.420 entrate previste di cui 1.650 “Cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici”. Le costruzioni, invece, registrano una lieve crescita (+5,47% rispetto a marzo e +13,23% su 12 mesi), rispetto ai dati nazionali che ne vedono una frenata.
Sale la domanda delle imprese rivolta ai giovani, il 26% degli ingressi, rispetto a aprile 2021 quando fu pari al 22%. I contratti a termine, 76% del totale, risultano la forma maggiormente proposta. In 34 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.
Nel complesso nel mese di aprile:
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi dei dati del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
In provincia di Salerno, nel mese di marzo, sono programmate circa 6.740 entrate di cui 1.876 giovani; nella regione Campania 30.900, nell’area del Sud ed Isole saranno 95.000 e in Italia complessivamente 359.000.
La domanda di lavoro, in linea con i dati nazionali, risulta tenere (la rilevazione si è conclusa il 14 febbraio 2022 e le previsioni delle imprese non tengono conto delle ripercussioni delle recenti tensioni geopolitiche), ma “il quadro è in rapida evoluzione per la crescente incertezza causata dalle conseguenze della guerra in Ucraina e dalla preoccupante crescita dei costi energetici e delle materie prime, fattori che stanno mettendo a forte rischio la ripresa economica”.
A trainare la domanda sono i servizi di alloggio e ristorazione e i servizi turistici e l’area di produzione di beni ed erogazione servizio. Sale la domanda delle imprese rivolta ai giovani, il 29% degli ingressi rispetto a marzo 2021, quando fu pari al 23%. I contratti a termine, 72% del totale, risulta la forma maggiormente proposta. In 42 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati. La motivazione principalmente indicata è la mancanza di candidati che a marzo 2022 è stata espressa per il 22,5% dei profili ricercati a fronte del 12,9% riscontrato invece a marzo dello scorso anno (9,6 punti percentuali in più), segue poi la preparazione non adeguata dei candidati (19,2% dei profili ricercati).
Nel complesso nel mese di marzo:
- le entrate previste si concentreranno per il 76% nel settore dei servizi e per il 81% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 28% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 72% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 12% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (21%);
- il 10% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 37% delle entrate complessive previste.
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
Per saperne di più, consulta il bollettino e le tavole statistiche.