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Giovedì 14 Aprile 2022

Nuove imprese - 2021. Caratteristiche e fabbisogni professionali

Questa pubblicazione, realizzata sugli esiti dell’indagine Excelsior svolta nel 2021, mette in luce due fenomeni che da tempo segnavano l’apertura di nuove imprese nel nostro Paese e che la pandemia dovuta al COVID-19 ha confermato, e forse accelerato:

  • la concentrazione settoriale: l’80% delle nuove aziende si colloca nei settori del commercio, dei servizi alle imprese e delle costruzioni.
  • il restringimento dell’offerta occupazionale: da 2,1 addetti per nuova impresa nel 2017 a 1,84 nel 2021.

Per quello che riguarda l’entità del fenomeno nuove imprese in termini assoluti, il quadro generale Italia segnala un buon rimbalzo: si è passati, infatti, dalle 143.880 nuove imprese del 2019 alle 129.300 del 2020 (-14.580, -10,13%) per poi risalire alle 151.890 del 2021 (+8.010, +5,57% su base 2019). La vitalità imprenditoriale “reale”, quindi, ha resistito abbastanza bene all’impatto della crisi sanitaria.

La quota di entrate programmate dalle nuove imprese è storicamente molto inferiore rispetto a quella riferita al totale delle imprese (23.270 rispetto alle 3.242.310 nel 2020; 21.430 rispetto alle 4.638.547 nel 2021). Sul versante territoriale, la quota sul totale delle entrate risulta superiore alla media in Campania (9,3 per 1000), seguite da Calabria, Molise, Lazio, Sicilia, Basilicata, Puglia e Abruzzo. Come per l’anno 2020, abbiamo qui la conferma che l’apertura di nuove imprese ha la sua base nel Meridione d’Italia – all’elenco manca solo la Sardegna, che ha una quota di poco inferiore alla media nazionale e vi si aggiunge il Lazio.

 

E nel nostro territorio?

Anche nella provincia di Salerno la quota di entrate programmate dalle nuove imprese è molto più bassa rispetto a quella del totale delle imprese (550 rispetto a 59.220 nel 2020; 420 rispetto alle 80.280 nel 2021).

In particolare guardiamo alle preferenze, per grandi gruppi professionali, indicate dalle nuove imprese per l’ingresso dei nuovi collaboratori e come orientano la loro ricerca le nuove imprese giovanili.

 

La distribuzione delle entrate previste dalle nuove imprese nel 2021 per grande gruppo professionale evidenzia una quota più rilevante di professioni high skill (cioè professioni dirigenziali, specialistiche e tecniche) rispetto alle entrate complessivamente previste dalle imprese italiane con dipendenti. Nelle nuove imprese queste raggiungono il 29,2% del totale, contro il 14,3% circa del complesso delle imprese, in crescita rispetto al 21,4% del 2020. Le nuove imprese richiedono inoltre una quota nettamente inferiore di professioni non qualificate (10,4%) necessitando maggiormente di ingressi con esperienza per la partenza delle attività.

Analizzando con maggior dettaglio le professioni, le nuove imprese giovanili evidenziano un fabbisogno di entrate simile a quello delle nuove imprese: interessante il dato su impiegati e addetti alla vendita in ascesa, come a dire che i giovani imprenditori necessitano nell’avvio dell’azienda di collaboratori che commercializzino i prodotti (43,6%) o organizzino l’attività quotidiana (professioni tecniche 27,6%).

Il profilo dei collaboratori richiesti dalle nuove imprese – quello di figure elevate con competenze qualificate e dirigenziali-tecniche – è confermato dai livelli di istruzione richiesti alle figure in entrata. Nel 2021 i tre livelli superiori (universitario, ITS e secondario) vengono richiesti molto di più nelle nuove imprese (50%), rispetto al complesso delle imprese (44,3%).

Le nuove imprese richiedono una quota minore di figure con livello di istruzione secondario (27,1%, contro il 30% nel complesso delle imprese) e senza una formazione specifica (28,3% contro 34,4%) mentre vi è una parificazione rispetto alla qualifica professionale (21,3% contro il 21,7%).

Scarica il pdf del volume nuove imprese 2021

Per essere sempre informati e scaricare gratuitamente il pdf dei volumi è possibile cliccare sul seguente link:  Pubblicazioni Sistema Informativo Excelsior

Per informazioni:

Ufficio Statistica e Prezzi

tel.: 089 3068461 – statistica@sa.camcom.it

Ultima modifica: Venerdì 15 Aprile 2022
Martedì 12 Aprile 2022

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di aprile 2022

In provincia di Salerno nel mese di aprile sono programmate circa 7.130 entrate di cui 1.854 giovani; nella regione Campania 29.700, nell’area del Sud e Isole saranno 94.400 e in Italia complessivamente 368.000.

A trainare la domanda, come a livello nazionale, sono i servizi di alloggio e ristorazione e i servizi turistici con 2.420 entrate previste di cui 1.650 “Cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici”. Le costruzioni, invece, registrano una lieve crescita (+5,47% rispetto a marzo e +13,23% su 12 mesi), rispetto ai dati nazionali che ne vedono una frenata.

Sale la domanda delle imprese rivolta ai giovani, il 26% degli ingressi, rispetto a aprile 2021 quando fu pari al 22%. I contratti a termine, 76% del totale, risultano la forma maggiormente proposta.  In 34 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.

Nel complesso nel mese di aprile:

  • le entrate previste si concentreranno per il 78% nel settore dei servizi e per il 81% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
  • nel 24% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 76% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
  • il 12% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (20%);
  • il 10% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
  • le tre figure professionali più richieste concentreranno il 44% delle entrate complessive previste.

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi dei dati del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultima modifica: Martedì 12 Aprile 2022
Mercoledì 16 Settembre 2020

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di Settembre 2020

In provincia di Salerno nel mese di settembre saranno programmate circa 5.010 entrate. Sono in decremento del 20,8% le imprese che assumono rispetto allo stesso mese del 2019, mentre le entrate previste nel periodo settembre-novembre 2020 saranno di circa 15.200 unità.
Le prospettive economiche sono caratterizzate dall’incertezza, tanto che anche per il trimestre settembre-novembre si prevede un flusso di assunzioni in flessione rispetto all’analogo periodo del 2019 mentre è in aumento la quota di imprese (dal 52,9% di giugno al 67,3% di agosto) che prevede il recupero dei livelli produttivi pre-covid non prima di giugno 2021.

Nel complesso nel mese di settembre:

  • le entrate previste si concentreranno per il 73% nel settore dei servizi e per il 79% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
  • nel 42% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 58% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
  • il 22% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (26%);
  • in 24 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati;
  • per una quota pari al 27% interesseranno giovani con meno di 30 anni;
  • il 20% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
  • le tre figure professionali più richieste concentreranno il 34% delle entrate complessive previste. 

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior – provincia di Salerno, realizzata da Unioncamere, in collaborazione con la Camera di commercio di Salerno, e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi con un orizzonte temporale anche trimestrale per fornire informazioni tempestive di supporto alle politiche attive del lavoro. 

Nei file allegati il bollettino statistico e le tavole provinciali di settembre.

 

Qui trovi i documenti dei mesi precedenti: https://www.sa.camcom.it/informazione-economica/sistema-informativo-excelsior-2020 

Ultima modifica: Martedì 22 Settembre 2020
Mercoledì 29 Luglio 2020

Excelsior: impatto del covid-19 e prospettive di ripresa per le imprese salernitane

Approfondimento: impatti dell’emergenza covid-19 sulle imprese della provincia di Salerno e prospettive di ripresa rilevati attraverso il sistema informativo Excelsior

 

La Camera di Commercio di Salerno, sulla scorta di un analogo studio condotto sul piano nazionale, ha analizzato i dati locali forniti dal sistema Excelsior, misurando così gli impatti dell’emergenza covid-19 sulle imprese della provincia di Salerno, dando uno sguardo alle prospettive di ripresa emerse dall'indagine.

Di seguito le principali risultanze:

  • Trova conferma in provincia di Salerno la tendenza nazionale che vede tre imprese su quattro mantenere stabile il numero dei propri occupati nei primi sei mesi del 2020.
  • La presenza stabile sui mercati internazionali, e la maturità digitale delle imprese, si rivelano anche in provincia di Salerno importanti fattori di resilienza nell’affrontare lo shock della crisi e della chiusura forzata, sia a livello nazionale che locale.
  • Si prevedono in provincia di Salerno tempi più lunghi per la ripresa, con maggiore incertezza per i settori più dipendenti dalla domanda internazionale.
  • La prima risposta all’attuale situazione di crisi le imprese salernitane la stanno trovando nell’accelerazione dei processi di digitalizzazione e nuovi investimenti, soprattutto negli ambiti che si sono rilevati strategici nella gestione dell’emergenza.

 

Qui trovi il bollettino e le tavole provinciali: https://bit.ly/3hLklFt

Qui invece l'approfondimento nazionale: https://bit.ly/2P4HTJd

Ultima modifica: Mercoledì 16 Settembre 2020