Transizione energetica

Il percorso di transizione energetica è ormai inarrestabile a livello globale. Da un sistema elettrico basato sulla produzione di energia da fonti fossili, si sta progressivamente passando alla generazione distribuita, più efficiente ed economica, derivata da fonti energetiche rinnovabili.

Nell’ambito di tale scenario il nostro Paese risulta particolarmente esposto rispetto ai principali competitor europei, producendo solo il 22,5% dell’energia che consuma (rispetto alla media dei Paesi europei che è pari al 39,5%). È pertanto prioritario intervenire sull’elettrificazione dei consumi, sull’efficientamento e risparmio energetico e sul ricorso alle fonti rinnovabili (idroelettrico, fotovoltaico, eolico, geotermico, ecc.) che potrebbero triplicare l’autonomia energetica del nostro Paese, rendendo il sistema produttivo italiano maggiormente competitivo sui mercati internazionali.

Partendo da questi dati di scenario, l’esigenza di dare impulso a tali investimenti occupa un ruolo centrale all’interno del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che destina nell’ambito della Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” risorse pari a 59,46 miliardi di euro.

Tale investimento si pone, fra l’altro, l’obiettivo di installare circa 2.000 MW di nuova capacità di generazione elettrica, in configurazione distribuita da parte di comunità energetiche rinnovabili e auto-consumatori, ovvero gruppi organizzati di utenti che collaborano tra loro per produrre, consumare e gestire energia pulita attraverso uno o più impianti locali. Ne beneficeranno in particolare le amministrazioni pubbliche, le famiglie e le imprese nei Comuni con meno di 5 mila abitanti.

In questo contesto giocano un ruolo fondamentale le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) che costituiscono un volàno per ulteriori benefici alle imprese stesse.

Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) consiste in un insieme di utenti che, tramite la costituzione di un soggetto giuridico autonomo, decidono di aggregarsi localmente, dotandosi di uno o più impianti alimentati da fonti rinnovabili. La loro partecipazione, aperta e volontaria, ha come obiettivo l’autoconsumo, che non è diretto al profitto, ma al beneficio a livello economico, sociale e soprattutto ambientale della zona in cui operano.

Tali utenti possono includere cittadini privati, attività commerciali, enti pubblici locali o piccole e medie imprese che condividono il consumo di energia prodotta da uno o più impianti di energia rinnovabile e che collaborano con l’obiettivo di produrre e consumare l’energia all’interno di un’area geografica di riferimento.

Tra gli allegati è disponibile la Guida sintetica alle CER.

 


 

Il sistema camerale non può intervenire direttamente nella riduzione dei costi energetici delle imprese, ma può svolgere un ruolo importante nell'aumentare la consapevolezza del sistema produttivo in merito alle possibili alternative all'attuale quadro di approvvigionamento energetico, favorendo forme di autoproduzione e autoconsumo (prosumer), il ricorso alle energie rinnovabili e ad interventi di risparmio ed efficienza energetica.

In tal modo il sistema camerale risulta pienamente coinvolto in due dei maggiori processi di innovazione economica che le Istituzioni nazionali e comunitarie hanno posto come obiettivo fondamentale di sviluppo:

  • la digitalizzazione delle PMI, mediante la rete dei Punti Impresa digitale (PID);
  • la transizione ecologica ed energetica.

Pertanto, l’Ente camerale ha individuato i seguenti obiettivi:

  • sostenere progetti di digitalizzazione, di efficientamento energetico e azioni di sostenibilità ambientale, con adozione di modelli di business improntati alla responsabilità sociale d’impresa;
  • sviluppare e realizzare progetti mirati all’introduzione di nuovi modelli di business 4.0 in grado di innescare anche processi di innovazione responsabile;
  • promuovere la consapevolezza dei vantaggi e delle opportunità derivanti dall’utilizzo, da parte delle MPMI del territorio di servizi o soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali, nonché di modelli di business rispettosi dell’ambiente e del territorio che favoriscano progresso sociale e sostenibilità;
  • aumentare la consapevolezza delle imprese del territorio circa il proprio il livello di maturità digitale e di performance di sostenibilità, per renderle maggiormente competitive.

 

In relazione a tali obiettivi la Camera di Commercio di Salerno, in collaborazione con DINTEC, società del sistema camerale che si occupa di innovazione, ha avviato i seguenti servizi:

  • attività di informazione e formazione per le imprese sulla doppia transizione digitale ed ecologica e sulle comunità energetiche rinnovabili;
  • realizzazione di “use case” con esemplificazioni pratiche di applicazione sulle imprese operanti in contesti di interesse per il territorio di riferimento (filiere, distretti, ecc.).

(disponibili tra gli allegati)

  • realizzazione di desk confronto tra le imprese e gli attori del territorio (imprese, Associazioni di categoria, Associazioni di comuni, ecc.) interessati ad attivare interventi di transizione energetica con esperti tecnici;
  • ipotesi di costituzione di un Tavolo di progettazione territoriale partecipato da rappresentanti della Camera di commercio e dai principali referenti locali, con l’obiettivo di individuare e raccogliere i fabbisogni specifici delle imprese e degli altri stakeholder di riferimento (PA, cittadini, Associazioni di categoria ecc.) con riguardo all’avvio di nuove Comunità energetiche sul territorio di riferimento.

Per informazioni:

Ufficio Eventi e digitalizzazione
Domenico Clemente
Telefono +39 089 3068495
domenico.clemente@sa.camcom.it

Ufficio Incentivi alle Imprese e Finanza Agevolata
Nadia Ricciardi
Telefono 0893068418
nadia.ricciardi@sa.camcom.it

Ultima modifica: Lunedì 29 Gennaio 2024