Informazione economica

sdfsdfsd

Lunedì 22 Aprile 2024

Azienda-Italia, primo trimestre in chiaroscuro: 107mila nuove iscrizioni e 118mila cessazioni attestano il saldo a -11mila imprese

Roma, 22 aprile 2024 – Continua, dopo la frattura pandemica, il percorso di recupero della normalità all’anagrafe delle imprese italiane. Tra gennaio e marzo il bilancio tra aperture e chiusure di attività economiche si è attestato a -10.951 unità, un valore più elevato rispetto allo stesso trimestre degli ultimi tre anni ma ancora ben al di sotto della media dell’ultimo decennio (-14mila imprese). Il saldo del trimestre riflette, da un lato, l’accelerazione delle cancellazioni (117.832 pari al 7,9% in più rispetto allo stesso periodo del 2023) e, dall’altro, una moderata crescita delle iscrizioni (106.881, il 5% in più dell’anno precedente). Nel complesso, entrambi i flussi di aperture e chiusure di imprese restano comunque ancora al di sotto della media del periodo pre-pandemia.

Nel valutare i dati del primo trimestre dell'anno è importante considerare che, storicamente, questo periodo registra di frequente saldi negativi, principalmente a causa del concentrarsi alla fine dell'anno di un elevato numero di cessazioni di attività. Un fenomeno di natura tecnico-amministrativa che estende i propri effetti sugli archivi camerali anche nelle prime settimane del nuovo anno, influenzando il dato del primo trimestre.

Il bilancio di avvio dell'anno ha avuto maggiori ripercussioni soprattutto sulle imprese individuali, che hanno registrato una diminuzione di 15.755 unità rispetto alla fine di dicembre (-0,52%). La diminuzione delle società di persone è stata meno significativa in termini assoluti, con una riduzione di 6.352 unità ma superiore in termini relativi a quella delle imprese individuali (-0,74%). Nota positiva, seppur attenuata rispetto all'anno precedente, dalle società di capitali che hanno registrato una crescita di 12.112 unità nei primi tre mesi dell'anno (+0,65%).

Durante il primo trimestre 2024, diversi settori hanno manifestato una crescita significativa, mentre altri hanno fatto segnare una riduzione del loro perimetro. Le attività professionali, scientifiche e tecniche (+2.699 imprese, +1,09% la variazione percentuale rispetto a dicembre 2023), insieme a quelle finanziarie (+694, +0,51%) e al noleggio e servizi di supporto alle imprese (+935 imprese, +0,43%), si sono distinte per un aumento della compagine imprenditoriale. 

Sul versante opposto, le riduzioni più apprezzabili nel numero di attività hanno riguardato il commercio (-9.998, pari a una variazione percentuale negativa dello 0,71%), l'agricoltura (-6.010 imprese e -0,85%) e la manifattura (-3.123 imprese e -0,61%). Questo evidenzia sfide specifiche che tali settori stanno affrontando, forse dovute a cambiamenti nelle preferenze dei consumatori, alle politiche agricole o, più in generale, all’impatto delle fluttuazioni economiche globali.

In termini territoriali, tutte e quattro le principali macro-ripartizioni hanno registrato saldi negativi, con il Centro che si segnala per l’arretramento più contenuto del trimestre (-0,11% contro la media di -0,18%) e il Sud e le Isole per la migliore tenuta rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: -0,16% quest’anno contro -0,15% dell’anno scorso. Tra le regioni, solo Lazio e Basilicata hanno registrato un saldo positivo, rispettivamente di 993 e 32 imprese. Al contrario, Piemonte (-1.934 unità) e Veneto (-1.518) hanno sperimentato le riduzioni più sensibili in termini assoluti.

Tutti i dati sono disponibili online all’indirizzo http://www.infocamere.it/movimprese e navigabili dalla dashboard interattiva.

Ultima modifica: Lunedì 22 Aprile 2024
Giovedì 18 Aprile 2024

Olivitalymed, Castello di Rocca Cilento, 4/6 maggio 2024 - Modalità di adesione

La Camera di Commercio di Salerno partecipa alla manifestazione OLIVITALYMED - Rassegna delle eccellenze dell’olio e dei sapori mediterranei, in programma presso il Castello Rocca Cilento, Lustra (SA) dal 4 al 6 maggio 2024.

Dopo l’anteprima tenutasi nel castello lo scorso autunno, la manifestazione, alla sua prima edizione, è concepita quale hub di incontro tra produttori, consumatori, buyers e influenti figure del settore, e mira a diventare un punto di riferimento nel panorama nazionale ed internazionale per il settore olivicolo di eccellenza italiano.

La rassegna è il risultato di una collaborazione sinergica con la Regione Campania e altri partner istituzionali locali (Provincia di Salerno, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Alburni, Comune di Lustra) e nazionali (Associazione Città dell'Olio) che hanno unito le proprie forze per celebrare l'arte e la passione dietro la coltivazione e la produzione dell'olio.

La manifestazione fieristica accoglierà anche momenti tecnici, formativi, e degustativi, che abbracciano le eccellenze agroalimentari mediterranee, nell’incantevole scenario del Castello di Rocca Cilento, nel cuore del Cilento.

La partecipazione della Camera di Commercio prevede una area espositiva allestita con tutti i servizi essenziali per le imprese produttrici di olio extravergine selezionate. 

Una parte dell’area espositiva della collettiva camerale sarà riservata ad imprese agroalimentari le cui produzioni sono espressive dei cibi alla base della Dieta Mediterranea (pasta, legumi, cereali, prodotti ortofrutticoli, ecc.).

Gli operatori interessati e in possesso dei requisiti indicati nell'avviso allegato, sono invitati a far pervenire, dalle ore 9.00 del 20 aprile e fino alle ore 12.00 del 26 aprile 2024 la manifestazione d'interesse allegata inviandola via PEC al seguente indirizzo dell’Ente: cciaa.salerno@sa.legalmail.camcom.it 

Ultima modifica: Giovedì 18 Aprile 2024
Martedì 16 Aprile 2024

Al via la 5^ indagine mensile Excelsior del 2024, periodo giugno - agosto 2024

 

Al via la 5^ indagine del Progetto Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL al fine di indagare le previsioni di assunzione e i fabbisogni professionali delle imprese per il trimestre giugno - agosto 2024.

Le imprese coinvolte hanno tempo fino al 24 aprile per rispondere al questionario ricevuto via email.

Qui puoi consultare i risultati delle precedenti rilevazioni https://www.sa.camcom.it/informazione-economica/sistema-informativo-excelsior

#sistemaexcelsior 

Ultima modifica: Martedì 16 Aprile 2024
Martedì 16 Aprile 2024

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di aprile 2024

In provincia di Salerno nel mese di aprile sono programmate 8.560 entrate e nel trimestre aprile-giugno 2024 saranno 28.250, nella regione Campania 37.700, e in Italia complessivamente 446.000. 

Le entrate in provincia di Salerno risultano in calo rispetto allo scorso anno, -7,5% sul mese e presentano un -16,14% prendendo a riferimento l’intero trimestre. 

Ad aprile è l’industria ad avere complessivamente un segno positivo +15,49% rispetto al 2023: in particolare sono positive le previsioni degli ingressi nel manifatturiero (+36,11%), mentre sono in calo le entrate programmate dal comparto costruzioni (-5,71%). I servizi fanno registrare una flessione delle assunzioni (-11,84% su base annua). A guidare la domanda sono i servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici, con circa 3mila contratti da attivare ad aprile e circa 10mila entro giugno. 

In leggera ripresa la difficoltà di reperimento, in 39 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati, nel mese di aprile del 2023 erano 37 su 100. La domanda delle imprese rivolta ai giovani pari al 27% degli ingressi è in lieve calo rispetto al 28% di aprile 2023. 

Come a livello nazionale anche in provincia di Salerno sono le piccole imprese con meno di 50 dipendenti a programmare il 76,66% delle assunzioni complessivamente previste per il mese di aprile, seguono le medie imprese nella classe 50-250 dipendenti con la previsione del 18,37% di entrate e le medio grandi imprese con oltre 250 dipendenti con il restante 4,96%.

Nel complesso nel mese di aprile:
- le entrate previste si concentreranno per il 81% nel settore dei servizi e per il 77% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 19% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 81% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- l’11% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%);
- il 9% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- per una quota del 18% le imprese prevedono di assumere personale immigrato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 39% delle entrate complessive previste. 

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.

Per saperne di più consulta l'analisi, il bollettino e le tavole allegate.

Ultima modifica: Martedì 16 Aprile 2024
Lunedì 15 Aprile 2024

La prima Giornata del Made in Italy nel nuovo numero di Unioncamere Economia & Imprese

È disponibile il nuovo numero del magazine delle Camere di commercio italiane “Unioncamere Economia & Imprese”, il giornale digitale con articoli e contenuti sulle attività di Unioncamere e delle Camere di commercio. 

L'articolo di apertura è dedicato alla prima Giornata del Made in Italy: l’iniziativa, patrocinata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, si svolgerà il 17 aprile a Roma presso la sede di Unioncamere e sarà intitolata “Italia: un valore nel mondo”. L’evento avrà forma ibrida, in presenza e in videocollegamento con le 86 Camere di commercio italiane all’estero presenti in 63 Paesi, che operano per favorire l’internazionalizzazione delle imprese italiane e promuovere il Made in Italy nel mondo, oltre che con le 60 Camere di commercio italiane e con gli Istituti Tecnologici Superiori che aderiranno.

Si parla poi del Manifesto di Eurochambres per la prossima legislatura europea “2024-2029: Getting back to business”. Trovare il giusto equilibrio tra obiettivi ambientali, sociali ed economici è il primo messaggio che l’associazione delle Camere di commercio europee consegna ai futuri legislatori. Al centro del documento le tematiche dell’energia e l’auspicio di una strategia che punti ad una disponibilità sostenibile a prezzi competitivi. Si parla anche della necessità di una riforma della finanza sostenibile e di un rafforzamento della competitività del nostro sistema imprenditoriale passa attraverso l’attuazione del mercato unico.

A seguire, l’articolo dedicato al Decreto CER – Comunità energetiche rinnovabili varato di recente dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e delle misure volte a favorire la partecipazione attiva di imprese e cittadini al mercato energetico, attraverso la promozione dell’autoconsumo e la condivisione di energia di fonti rinnovabili. In tema di intelligenza artificiale e dei suoi possibili sviluppi, viene poi illustrato il servizio di chatbot realizzato da InfoCamere per le Camere di commercio.
E molto altro ancora… Buona lettura!
 
 
Il magazine è disponibile in allegato e nella pagina dedicata del sito Unioncamere, dove é possibile sfogliare anche i numeri precedenti.
Unioncamere Economia & Imprese - n.03/2024 (versione sfogliabile) (versione scaricabile)

Ultima modifica: Lunedì 15 Aprile 2024
Mercoledì 10 Aprile 2024

Lavoratori Immigrati nel 2023 in Italia e a Salerno

Nel volume “Lavoratori immigrati” vengono presentate le informazioni sulle assunzioni che riguardano lavoratori stranieri, che sono state programmate dalle imprese italiane dei settori industria e dei servizi per il 2023, permettendo l’analisi delle caratteristiche qualitative e il confronto con la domanda di lavoro nel suo complesso.

Il segmento del mercato del lavoro dei lavoratori immigrati nei prossimi anni continuerà a svolgerà un ruolo fondamentale per attenuare il peso della transizione demografica. La popolazione in Italia si sta riducendo, e in particolare è in contrazione il segmento della popolazione in età lavorativa; il progressivo assottigliamento delle fasce d’età giovanili sta mettendo a rischio, già attualmente, il turnover del personale. Secondo le stime Istat al primo gennaio 2023 i cittadini stranieri residenti in Italia sono risultati oltre 5 milioni su meno di 59milioni di abitanti complessivi iscritti all’anagrafe, per un’incidenza dell’8,6%.

Negli ultimi anni, si è osservato un aumento costante della domanda di lavoratori immigrati. Nel 2023 le entrate che sono state programmate dalle imprese di personale immigrato, stimate dal sistema Excelsior, raggiungono il massimo storico di 1.057.620.  Si tratta di un valore importante che per la prima volta supera il milione. Nel 2021 erano 673mila e 922mila nel 2022. Questo trend è particolarmente evidente nelle regioni del Nord Italia, dove si concentra la maggior parte delle entrate di lavoratori stranieri. Anche l’incidenza di lavoratori stranieri sul totale delle entrate programmate risulta negli ultimi anni sempre in crescita, partendo dal 12,9% del 2018 si va a salire fino al 19,2% del 2023.

Il fenomeno in provincia di Salerno

Le entrate di personale immigrato che sono state previste dalle imprese salernitane sono state circa 18mila (nel 2022 erano state 14.740) con un incremento del 21,9% rispetto all’anno precedente ed un +99,6% rispetto al periodo pre-covid (nel 2019 erano state 9.000 entrate). Questo andamento è risultato in crescita sia a livello nazionale che regionale, inquadrandosi in un ormai consolidato aumento globale della domanda delle imprese.

Al 1° gennaio 2023, secondo i dati Istat, i cittadini stranieri residenti nella nostra provincia sono risultati circa 52mila (51.987) su un milione di abitanti iscritti in anagrafe con un’incidenza del 4,9%. La popolazione immigrata presente nella provincia di Salerno in valore assoluto è stata minore solo a quella della provincia di Napoli, mentre è risultata, come incidenza percentuale, maggiore di Napoli (4,27%) e minore solo a Caserta (5,57%).

Le entrate programmate di personale immigrato per regione ha visto la Campania al 5° posto (76mila, pari al 7,1% del totale nazionale) con una crescita annuale del 24%, mentre fra le prime dieci province per numero di entrate programmate di personale immigrato Napoli ha segnato una forte crescita rispetto al 2022 (+24,2%) e si posiziona al 4° posto nel rank delle province italiane. La provincia di Salerno, come entrate programmate, si è posizionata in valore assoluto al secondo posto in regione dopo Napoli, ma presenta un’incidenza maggiore (Salerno:17,99%, Napoli:17,48%). 
Anche l’incidenza delle entrate che sono state programmate rispetto alla popolazione vede la provincia di Salerno riportare valori superiori.

A completamento dei dati rileviamo che nel 2023 le imprese straniere registrate nella provincia di Salerno sono state in valore assoluto 6.934 (sono incluse le imprese "Non classificate" ovvero le imprese prive del codice di attività economica), con un’incidenza del 5,7%. Il settore economico in cui sono risultate maggiormente presenti è il commercio, seguito dalle costruzioni e dal turismo e la forma giuridica principale è quella delle imprese Individuali

Questo in sintesi quanto risulta dall'approfondimento per la provincia di Salerno dei dati del Sistema Informativo Excelsior – indagine continua di Unioncamere in collaborazione con le Camere di Commercio sui fabbisogni occupazionali e formativi delle imprese italiane nell’industria e nei servizi – anno 2023. Nella lettura del report, elaborato dall’Uffici Studi e Statistica della Camera di Commercio di Salerno, occorre tenere sempre conto che l’Indagine del Sistema Excelsior non comprende la domanda di lavoro espressa dalle famiglie italiane (lavoro domestico) e quella del settore agricolo, tradizionalmente tra i principali comparti per impiego di personale immigrato.

Ultima modifica: Lunedì 15 Aprile 2024
Giovedì 4 Aprile 2024

Paper week - Salerno, dall'8 al 14 aprile 2024

Più di 3.300 aziende consorziate, una rete capillare che consente l’avvio a riciclo delle oltre 3,6 milioni di tonnellate di carta e cartone chesi raccolgono stabilmente ogni anno,un tasso di riciclo sopra l’80% da ormai 5 anni, in anticipo sugli obiettivi europei. Con quasi 40anni di storia dedicati al futuro del riciclo e una filiera in salute Comieco, Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli imballaggi cellulosici, presenta la Paper Week 2024 promossa in collaborazione con Federazione Carta e Grafica e Unirima e con il patrocinio di ANCI, Ministero dell'Ambientee della Sicurezza Energetica, Utilitalia e Rai per la Sostenibilità.

Dall’8 al 14 aprile più di 200 eventi su tutto il territorio nazionale animeranno la grande campagna corale diformazione e informazione, attese oltre 50mila persone per scoprire tutto sugli imballaggi cellulosici e sul lororiciclo.

Arte e produzione industriale, giochi e performance teatrali, cucina e scrittura, cultura e quotidianità, storia e futuro:combina tutte le sfere intrecciate all’universo della carta e del cartone il ricco programma illustrato questa mattina aSalerno.Tra gli appuntamenti di punta c’è RicicloApertoche da oltre 20anni porta gli studenti di tutta Italia a visitare gli impianti della filiera del riciclo di carta e cartone.

Quest’anno la Paper week avrà per la prima volta anche una capitale: Salerno. Una scelta che coniuga tradizione, innovazione industriale e buone pratiche:la città è perno del “distretto cartario” meridionale e modello virtuoso per la raccolta differenziata di carta e cartone al Sud.

Ultima modifica: Giovedì 4 Aprile 2024
Giovedì 28 Marzo 2024

Le priorità infrastrutturali del mondo economico per una Campania più competitiva

Seconda edizione del roadshow camerale nazionale sui temi infrastrutturali

Napoli, 28 marzo 2024. Presentata la nuova edizione del “Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali della Campania” realizzato da Unioncamere Campania con il supporto tecnico-scientifico di Uniontrasporti. L’iniziativa rientra nel secondo Roadshow camerale” nazionale sui temi infrastrutturali che coinvolge i 19 territori regionali aderenti al Programma Infrastrutture promosso da Unioncamere attraverso il Fondo di Perequazione 2021-2022.

Lo scopo principale della nuova edizione del Libro bianco è stato quello di effettuare una ulteriore selezione tra le 15 priorità individuate nella precedente edizione per giungere ad un elenco più ristretto di 7 opere indifferibili per il sistema economico regionale grazie agli esiti dell’indagine nazionale – con interviste a 830 imprese - ed al costante e fondamentale confronto con il territorio.

Il Libro Bianco evidenzia una convergenza su 3 interventi prioritari da parte di tutte le imprese: la realizzazione Alta Velocità/Alta Capacità Napoli-Bari; il potenziamento del Porto di Napoli e lo sviluppo dell’Aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi. Tra gli altri interventi risultano prioritari l’adeguamento a 4 corsie della SS 372 Telesina Benevento-Caianello, il completamento asse attrezzato Valle Caudina–Pianodardine, il potenziamento del Porto di Salerno e il collegamento tra SS 85 Variante di Venafro all’A1.

Riguardo all’Aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi il prossimo luglio partiranno i primi voli e saranno utilizzate le strutture esistenti per il check-in e l’imbarco; si stimano 400mila passeggeri iniziali per poi entrare a regime nel 2026. Numerose sono le aspettative da parte delle varie associazioni di categoria in quanto lo scalo, strategicamente vicino sia alla città di Salerno che alla Costiera Amalfitana, faciliterà l'accesso a queste località di grande richiamo turistiche, aumentando le opportunità di sviluppo anche per il Cilento e per le aree meno conosciute.

Elemento di novità di questa edizione del Libro Bianco sono gli indicatori di performance territoriali (KPI), individuati rispetto alle infrastrutture di trasporto e logistica, a quelle digitali ed energetiche, che misurano lo scarto di ciascun territorio provinciale rispetto alla media nazionale.

La Campania risulta essere la sesta regione con la migliore performance a livello nazionale (+8% rispetto alla media nazionale), mentre a livello di macroarea raggiunge il KPI più elevato (107,7), superiore a quello della Puglia (97,2) e dell’Abruzzo (86,7).

Napoli rientra nella Top10 nazionale, soprattutto grazie alla performance portuale e ferroviaria, seguite a breve distanza dalla provincia di Caserta (17a in Italia) e Salerno (21a in Italia). Avellino si posiziona al 79° posto nella graduatoria nazionale con la performance peggiore nella ferrovia.

Benevento si riafferma il territorio più penalizzato e con ampi margini di miglioramento.

Con riferimento al «KPI Energia» complessivamente la Campania (98,9) evidenzia una performance regionale di poco inferiore alla media nazionale (circa 2 punti) e a livello provinciale, il territorio di Benevento ed Avellino si distinguono per aver un KPI superiore alla media italiana.

Per il «KPI digitale» la regione si colloca al 6° posto, con un punteggio di 7 punti superiore alla media, la provincia di Napoli (150,3) si distanzia di oltre 50 punti dalla media nazionale e si colloca al 4° posto nella classifica generale.

Dopo i saluti introduttivi di Raffaele De Sio, Segretario Generale Unioncamere Campania, il Direttore di Uniontrasporti, Antonello Fontanili ha presentato l’aggiornamento del Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali della Campania e, infine, Vittorio Marzano, Professore Ordinario presso il Dicea dell’Università degli studi di Napoli Federico II ha illustrato la relazione tecnica «Le prestazioni della rete stradale della regione Campania».

“Il Libro Bianco delle priorità del mondo economico campano è fondato sull’approccio dell’ascolto, delle scelte condivise, della necessità di interventi derivanti da una visione allargata verso il Mediterraneo e i mercati internazionali”, dichiara Antonello Fontanili – Direttore Uniontrasporti. “La novità di questa edizione del Libro bianco (2024) è consistita nello stilare una short list di opere «indifferibili», a partire dalle 15 individuate nell’edizione del 2022, su cui si chiede alle istituzioni preposte di intervenire in maniera decisa e tempestiva, per rimuovere le possibili criticità, per recuperare le risorse necessarie, per superare i conflitti con i territori, per velocizzare le procedure burocratiche, che troppo spesso rappresentano un freno alla infrastrutturazione del nostro Paese”.

“Gli scenari geopolitici, la conseguente crisi energetica e il picco infettivo degli scorsi anni hanno modificato le scene economiche del nostro Paese portando anche ad un ripensamento nella programmazione degli interventi infrastrutturali. Il sistema camerale ha ritenuto necessario attuare un progetto di monitoraggio sugli investimenti infrastrutturali che possono contribuire a rendere più chiaro lo stato dell'arte relativo e individuarne le priorità per il territorio. Ciò è stato possibile attraverso una complessa attività di ricerca, di studio e consultazione che ci ha portato oggi ad offrire un quadro su come procedono gli investimenti e sostenere così le scelte regionali e nazionali nella definizione di una strategia più corrispondente alle reali esigenze del ecosistema regionale e delle imprese che lo compongono” afferma Raffaele De Sio – Segretario Generale Unioncamere Campania.

 

Per contatti.

Ufficio Comunicazione Uniontrasporti

comunicazione@uniontrasporti.it – 338.6219003

Ultima modifica: Venerdì 29 Marzo 2024
Venerdì 22 Marzo 2024

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di marzo 2024

In provincia di Salerno nel mese di marzo sono programmate 8.250 entrate e nel trimestre marzo-maggio 2024 saranno 25.090, nella regione Campania 38.600, e in Italia complessivamente 447.000. 

La provincia salernitana risulta in crescita nelle entrate rispetto allo scorso anno, + 3,7% sul mese e presenta un +10,8% sul trimestre. 

A marzo l’industria ha in programma 1.770 assunzioni (-7,8% rispetto al 2023); risultano positive le previsioni degli ingressi nelle costruzioni con un +3,8%, in linea con i dati nazionali. I servizi determinano l’andamento positivo delle assunzioni, con un +7,4% su base annua. A guidare la domanda sono i servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici con un +16,3% ed un +24,9% nel trimestre. 

In leggera flessione la difficoltà di reperimento, in 40 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati, nel mese di marzo del 2023 erano 42 su 100. La domanda delle imprese rivolta ai giovani pari al 28% degli ingressi mostra una diminuzione rispetto al 31% di marzo 2023. 

Nel complesso nel mese di marzo:
- le entrate previste si concentreranno per il 79% nel settore dei servizi e per il 72% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 19% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 81% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 17% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (20%);
- il 13% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- per una quota del 18% le imprese prevedono di assumere personale immigrato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 37% delle entrate complessive previste. 

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.

Per saperne di più consulta il bolletino e le tavole statistiche.

Ultima modifica: Venerdì 22 Marzo 2024
Lunedì 18 Marzo 2024

Lavoro: oltre 447mila assunzioni previste dalle imprese italiane a marzo

Positive le previsioni per turismo, commercio, servizi alle persone 

e costruzioni; in flessione il manifatturiero

Roma, 18 marzo 2024 – Sono oltre 447mila i contratti programmati dalle imprese nel mese di marzo e sono circa 1,4 milioni quelli previsti per il trimestre marzo-maggio, con un incremento di quasi 30mila unità rispetto a marzo 2023 (+7,1%) e circa 112mila unità sullo stesso trimestre 2023 (+8,7%). In crescita le previsioni di entrata nei settori dei servizi (+10,5% nel mese e +11,4% nel trimestre), grazie in particolare agli andamenti attesi da turismo (+16% nel mese e +14,3% nel trimestre) e commercio (+14,6% nel mese e +17,2% nel trimestre). Positivi i flussi programmati dalle imprese delle costruzioni (+2,7% rispetto a marzo 2023 e +7,4% rispetto al corrispondente trimestre) anche se va segnalata una flessione dell’1,5% rispetto al mese di febbraio 2024. Indicazioni più incerte provengono, infine, dalle imprese manifatturiere che a marzo segnalano una contrazione delle assunzioni rispetto allo stesso mese del 2023 (-1,6%) e timidi segnali di crescita nel trimestre (+0,2%). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali[1].

Tra i settori manifatturieri, che complessivamente ricercano oltre 85mila lavoratori nel mese e 249mila nel trimestre, le maggiori opportunità di lavoro riguardano le industrie della meccatronica con circa 23mila lavoratori nel mese e 66mila nel trimestre, seguite dalle industrie metallurgiche (rispettivamente 18mila e poco più di 50mila) e da quelle alimentari (11mila e 33mila). Sono 49mila i contratti di assunzione programmati nelle costruzioni a marzo e 146mila fino a maggio. Nel terziario sono circa 313mila i contratti di lavoro che le imprese intendono attivare a marzo e oltre 992mila quelli previsti nel trimestre marzo-maggio. Il turismo sta offrendo le maggiori opportunità di impiego con circa 82mila lavoratori ricercati nel mese e 299mila nel trimestre, seguito da commercio (rispettivamente 65mila e 194mila entrate) e servizi alle persone[2] (49mila e 154mila).

Ancora elevata, sebbene in leggera flessione rispetto a febbraio, la quota di assunzioni di difficile reperimento, pari al 47,8% del totale, soprattutto a causa della mancanza di candidati per ricoprire le posizioni lavorative aperte. I profili più difficili da trovare nel mercato del lavoro riguardano gli operai specializzati (64,6%), gli operai conduttori di impianti (54,3%) e i tecnici (54,2%).

Le assunzioni che le imprese prevedono di ricoprire ricorrendo a immigrati riguardano 85mila unità (pari al 19,1% delle entrate complessive), con un incremento del 8,5% rispetto a quanto previsto a marzo 2023. Dichiarano di voler ricorrere maggiormente a manodopera straniera le imprese dei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (33,7%), dei trasporti - logistica (28,4%) e delle costruzioni (25,2%). 

Anche a marzo, il flusso delle assunzioni è caratterizzato da una prevalenza di contratti a tempo determinato (239unità; 53,4% del totale), seguono i contratti a tempo indeterminato (91mila; 20,4%) e quelli in somministrazione (41mila; 9,2%). 

Sotto il profilo territoriale è da sottolineare l’elevato mismatch riscontrato dalle imprese nel Nord est per cui sono difficili da reperire circa il 52,9% dei profili ricercati con punte del 57,1% per il Friuli-Venezia Giulia. Le imprese del Nord ovest segnalano difficoltà a reperire il 47,9% dei profili ricercati, seguite dalle imprese del Centro (45,9%) e da quelle del Mezzogiorno d’Italia (44,5%).

(...)
Ultima modifica: Lunedì 18 Marzo 2024