Informazione economica

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Mercoledì 27 Dicembre 2023

Manuali Excelsior

#SISTEMAEXCELSIOR

Il Sistema Informativo Excelsior ‐ realizzato da Unioncamere e dall'ANPAL - attraverso le rilevazioni mensili, incentrate sui profili professionali e sui livelli di istruzione richiesti dalle imprese offre un'autorevole fonte di informazioni continuative sui fabbisogni di occupazione e di competenze professionali richiesti dalle imprese; tali dati sono utili non solo per la programmazione della formazione e dell'occupazione, ma anche quale strumento di supporto al matching tra domanda e offerta di lavoro. Oltre alle informazioni mensili pubblicate attraverso i bollettini, i dati vengono analizzati ed elaborati per offrire una serie di pubblicazioni utili al mondo della scuola, delle imprese e dei giovani.

 

 

Per essere sempre informati visitate il sito https://excelsior.unioncamere.net/

 

  • Scaricare gratuitamente il pdf dei volumi
  • Inserire il vostro CV nella banca data “Excelsior per il Placement”
  • Accedere alla piattaforma ExcelsiOrienta

 

Di seguito alcune pubblicazioni corredate dall’analisi territoriale della Provincia di Salerno:

 

Lavoratori immigrati

Nel volume vengono presentate le informazioni sulle assunzioni che riguardano lavoratori stranieri, programmate dalle imprese dei settori industriali e dei servizi per il 2022, permettendo l’analisi delle caratteristiche qualitative e il confronto con la domanda di lavoro nel suo complesso.

 

Nuove Imprese

La crescita economica e la nascita di nuove imprese sono fattori correlati anche nello sviluppo di nuova occupazione. Il sistema camerale è impegnato nel sostegno ai processi di creazione e consolidamento di imprese, e con la pubblicazione “Nuove Imprese” si analizzano tutte le caratteristiche della nuova imprenditorialità; circa due terzi fanno riferimento ai settori dei servizi, che presentano minori barriere all’ingresso rispetto ai settori industriali e necessitano, in generale, di capitali più contenuti per l’avvio.

 

Competenze Digitali

La pubblicazione “Competenze digitali” analizza le dinamiche della trasformazione digitale dei settori di industria e servizi, focalizzandosi sulla domanda di profili professionali con competenze digitali. Il volume propone anche un esaustivo quadro sull’evoluzione delle politiche europee e nazionali per la digital transformation e per lo sviluppo delle e-skill di cittadini e lavoratori.

 

Competenze green

Il volume “Competenze Green” presenta una rassegna aggiornata sulle tendenze della green economy e dei green jobs in Italia.  Offre una visione aggiornata delle politiche a livello europeo e nazionale in materia di transizione ecologica insieme ad una lettura dei dati più recenti sugli investimenti verdi e sulla domanda di green jobs e competenze green da parte delle imprese italiane dell’industria e dei servizi.

 

Imprese e professioni culturali e creative

La pubblicazione “Imprese e professioni culturali e creative” fornisce il quadro della domanda di lavoro, espressa da queste imprese, in termini di fabbisogni professionali, di competenze e titoli di studio richiesti, presentando, inizialmente, una panoramica sulle politiche europee e nazionali a sostegno delle imprese e professioni culturali e creative, intese come “infrastruttura” dello sviluppo territoriale di capitale sociale e umano. La cultura è considerata un driver di sviluppo sostenibile e di innovazione sociale, tanto da rappresentare un contributo essenziale all'occupazione e all'economia dell'UE.

 

Per informazioni:

Ufficio Statistica e Prezzi tel.: 089 3068461 – statistica@sa.camcom.it

https://www.sa.camcom.it/informazione-economica/sistema-informativo-excelsior

Ultima modifica: Mercoledì 27 Dicembre 2023
Venerdì 22 Dicembre 2023

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di dicembre 2023

In provincia di Salerno nel mese di dicembre sono programmate 4.990 entrate e nel trimestre dicembre 2023-febbraio 2024 saranno 18.840, nella regione Campania 27.600, e in Italia complessivamente 352.000. 

La provincia salernitana segnala nel mese di dicembre un incremento nelle entrate, +13,9% rispetto allo scorso anno, e un +7,7% prendendo a riferimento l’intero trimestre, maggiore di quella nazionale (+7% sul mese e +6,9% nel trimestre). 

Nel mese l’incremento si registra in tutti i settori, sia quello dell’industria che quello dei servizi, rispettivamente +5,5% e +16,6%. Per i servizi nel periodo delle festività natalizie si confermano trainanti, come nell’andamento nazionale, i settori del commercio, che offre le maggiori opportunità con 980 contratti nel mese, il turismo che a sua volta programma 790 ingressi nel mese (+16% rispetto al 2022) e i servizi alle persone con 840 ingressi. 

In aumento la difficoltà di reperimento: in 47 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati, nel mese di dicembre del 2022 erano 39 su 100. 

La domanda delle imprese rivolta ai giovani, pari al 33% degli ingressi, mostra una lieve diminuzione rispetto al 32% del dicembre 2022, un punto percentuale in meno rispetto allo scorso anno.

Nel complesso nel mese di dicembre:
- le entrate previste si concentreranno per il 77% nel settore dei servizi e per il 74% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 25% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 75% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 16% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (19%);
- il 12% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 36% delle entrate complessive previste. 

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.

Maggiori informazioni nei files allegati 

Ultima modifica: Venerdì 22 Dicembre 2023
Martedì 12 Dicembre 2023

Unioncamere Economia & Imprese - Magazine n.10 del 2023

È disponibile il decimo numero del 2023 del magazine delle Camere di commercio italiane “Unioncamere Economia & Imprese”, il giornale digitale con articoli e contenuti sulle attività di Unioncamere e delle Camere di commercio. 

Il tema dell'articolo di apertura è dedicato alla composizione negoziata della crisi d’impresa a due anni dalla sua introduzione nel nostro ordinamento. Dall’avvio di questa nuova procedura stragiudiziale, inserita per consentire il risanamento delle imprese in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario, si registrano i primi positivi risultati per la sorte delle aziende in difficoltà e dei loro collaboratori.

Si parla poi del rapporto GreenItaly, consegnato recentemente al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nell’indagine annuale dell’Italia green realizzata da Unioncamere e Symbola si legge di un Paese che va verso un’economia più a misura d’uomo che punta sulla sostenibilità, sull’innovazione, sulle comunità e sui territori. 

A seguire, uno spazio è dedicato al progetto “Digital Hub” attuato da Unioncamere e InfoCamere e volto a facilitare il dialogo tra Imprese e PA: si è conclusa la fase progettuale e parte la fase operativa nella quale impresa.italia.it diventa un’app, e si integra con il Servizio di collegamento delle imprese alla PDND, la Piattaforma Digitale Nazionale Dati. 

Nel nuovo numero del giornale si parla anche del Nautaverso Digital Experience Center, l'intervento di rigenerazione e sviluppo urbano promosso dalla Camera di commercio Venezia Giulia, che ha l’obiettivo di valorizzare il legame di Trieste con il mare, dal punto di vista della cultura, della scienza e dell’innovazione. 

Altro argomento trattato riguarda i risultati della sesta edizione del Parlamento europeo delle imprese, che ha visto numeri complessivi di grande rilievo, per l’unico evento di alto profilo a livello europeo dedicato ad imprenditori ed operatori camerali. 

Tra i temi affrontati nelle pagine successive c’è l’apertura del bando destinato alle imprese che intendono ottenere la certificazione della parità di genere, i bandi 2023 relativi alla proprietà industriale, per i quali sono esaurite le risorse stanziate, la piattaforma web multicanale Tourism Digital Hub, e molto altro ancora.

Buona lettura!
 
Il magazine è disponibile in allegato e nella pagina dedicata del sito Unioncamere, dove é possibile sfogliare anche i numeri precedenti.
Unioncamere Economia & Imprese - n.10/2023 (versione sfogliabile) (versione scaricabile)

Ultima modifica: Martedì 12 Dicembre 2023
Giovedì 7 Dicembre 2023

Lavoro: 352mila assunzioni previste dalle imprese italiane a dicembre

 +23mila rispetto un anno fa (+7%)

Positive le aspettative per commercio e turismo

Roma, 7 dicembre 2023 – Sono 352mila le assunzioni, a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata superiore a 30 giorni, programmate dalle imprese per il mese di dicembre e salgono a quasi 1,3 milioni quelle previste per l’intero trimestre dicembre-febbraio. Rispetto a un anno fa si registra un incremento del +7,0% (+23mila assunzioni) nel mese e del +6,9% (+84mila assunzioni) nel trimestre. A tenere alta la domanda di lavoro sono le imprese del turismo e del commercio che programmano rispettivamente 70mila e 56mila entrate nel mese, con l’approssimarsi delle festività natalizie (+6,7% e +13,1% rispetto allo stesso periodo del 2022). Permane elevata la difficoltà di reperimento che riguarda 171mila profili ricercati pari al 48,5% del totale delle assunzioni, un valore superiore di 3,3 punti percentuali rispetto ad un anno fa. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal[1].

L’industria ricerca a dicembre circa 93mila lavoratori, mentre i servizi ne ricercano 259mila. Per l’industria sono le imprese della meccatronica e della metallurgia a offrire le maggiori opportunità lavorative, rispettivamente con 18mila e 11mila assunzioni programmate. Ancora consistenti anche le opportunità di occupazione nel settore dell’edilizia che programma 30mila ingressi, nonostante la flessione della domanda di lavoro rispetto a dicembre 2022 (-2,4%). Per i servizi, nel periodo delle festività natalizie, oltre a mantenersi elevate le previsioni di assunzione del turismo e del commercio, si segnalano i servizi alle persone (40mila entrate), i servizi operativi di supporto a imprese e persone (29mila) e i servizi di trasporto e logistica (28mila).

I contratti a tempo determinato si confermano la forma maggiormente proposta con oltre 188mila unità, pari al 53,5% del totale, seguiti dai contratti a tempo indeterminato (84mila unità, 23,8%).

A dicembre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro interessa 171mila assunzioni delle 352mila programmate, soprattutto a causa della mancanza di candidati (31,5%). Tra le professioni di più difficile reperimento il Borsino Excelsior segnala gli specialisti nelle scienze della vita (che includono farmacisti e altri specialisti della filiera farmaceutica e del biomedicale, biologi, veterinari, agronomi e sono di difficile reperimento nell’89,1% dei casi), i tecnici dei processi produttivi di beni e servizi (61,9%), i tecnici della salute (61,4%), gli operai addetti a macchinari dell'industria tessile e delle confezioni (72% per entrambi), i fonditori, saldatori, montatori di carpenteria metallica (69,3%) e gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (68,8%).

Rispetto allo scorso anno aumenta del 18,2% la richiesta di lavoratori immigrati che passa dai 62mila profili ricercati a dicembre 2022 agli attuali 72mila (+10mila). Tra i settori che ricercano maggiormente manodopera straniera ci sono i servizi operativi di supporto a imprese e persone che programmano di coprire oltre il 32% delle entrate con lavoratori stranieri, i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (27,6%), le costruzioni (26,5%), i servizi di alloggio, ristorazione e turistici (22,9%) e le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (21,8%).

A livello territoriale, le maggiori opportunità lavorative sono offerte dalle imprese del Nord ovest, che programmano 107mila entrate nel mese e 416mila nel trimestre, seguite dalle imprese del Sud e isole con 88mila posizioni lavorative ricercate nel mese e 308mila nel trimestre, da quelle del Nord est con 85mila assunzioni nel mese e 301mila nel trimestre e del Centro con rispettivamente 72mila e 267mila entrate.

Ultima modifica: Giovedì 7 Dicembre 2023
Giovedì 30 Novembre 2023

Ricchezza prodotta a Salerno: lieve incremento complessivo (guadagna una posizione), ottima performance nelle costruzioni (+19,1%)

Nel 2022 la provincia di Salerno, con oltre 19.400 euro di valore medio per abitante di ricchezza prodotta, occupa l’85° posto nella classifica delle province italiane per valore aggiunto pro capite, salendo di una posizione rispetto al 2019.

Rispetto all’ultimo anno, la provincia mostra un incremento del valore aggiunto in linea con l’andamento nazionale (6,8% Salerno rispetto al 6,9% Italia).

Dall’analisi per settori si rileva che la provincia si distingue nelle costruzioni, anche per effetto del superbonus 110%, crescendo nell’ultimo anno del 19,1% (media nazionale 10,4%) ed occupando la seconda posizione nella graduatoria delle province per valore percentuale di crescita di tale settore. Da evidenziare che tutte le province campane rientrano tra le prime 10 della graduatoria nazionale.

Sul fronte dei servizi, la crescita provinciale segue l’andamento nazionale (Salerno: 10,2% e Italia 10,6%), grazie al contributo fondamentale dovuto al ritorno dei flussi turistici ai valori pre-pandemici.

Volgendo lo sguardo agli ultimi quattro anni, si nota una crescita interessante della ricchezza prodotta in provincia (+10,1% rispetto ai livelli pre covid), maggiore di quanto registrato a livello nazionale (è 8,6% l’aumento del valore aggiunto italiano nel periodo dal 2019 al 2022).

Questo in sintesi è quanto emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio partendo dalle elaborazioni dell’Istituto G.Tagliacarne-Unioncamere.


 

Il valore aggiunto è pari al valore del prodotto finale meno il valore dei beni intermedi utilizzati per produrlo.

L’analisi sul valore aggiunto di un territorio consente di misurare l’economia dello stesso. I valori sono espressi in termini correnti, modalità di valutazione che comprende anche l'effetto della variazione dei prezzi.

Ultima modifica: Giovedì 30 Novembre 2023
Lunedì 27 Novembre 2023

Valore aggiunto: Milano prima per valore aggiunto pro-capite da oltre vent’anni

                                 Ma Potenza al top per crescita, +16,4% nel 2022

 

Roma 27 novembre 2023 – Milano resta saldamente in testa alla classifica italiana per valore aggiunto pro-capite da oltre vent’anni, raggiungendo lo scorso anno quota 55.483 euro. Un valore tre volte e mezzo superiore a quello generato da Agrigento (15.665 euro), fanalino di coda e quasi doppio quello della media nazionale (29.703). Tuttavia, complice l’incremento dei prezzi delle materie prime, è stata Potenza la provincia che ha corso di più nel 2022 rispetto al 2021 con un incremento del valore aggiunto del 16,4% contro il 6,9% medio nazionale a prezzi correnti. A livello settoriale crescite a due cifre si rilevano in particolare in corrispondenza delle Costruzioni (10,4%), anche per effetto del superbonus 110%, e dei servizi (+10,6%), mentre l’industria in senso stretto cresce del 9,5%. Guardando al pre-pandemia, solo a Firenze il valore aggiunto prodotto resta ancora sotto i livelli precedenti al Covid segnando un calo del 4,7% nel 2022 rispetto al 2019, ma è in crescita dell’8,8% rispetto al 2021. Mentre allungando l’orizzonte all’ultimo decennio, tra il 2012 e il 2022, a mostrare maggiore vigore sono soprattutto le province più “giovani”, più “industrializzate”, più strutturate e orientate all’export.[1]

 

È quanto emerge dall’analisi realizzata dal Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere sul valore aggiunto provinciale del 2022 che è una delle tradizionali attività di misurazione dell’economia dei territori realizzata dal sistema camerale.

 

“L'analisi dei livelli provinciali di sviluppo evidenzia come uno dei fattori di successo e di resilienza anche a livello territoriale sia rappresentato dall'avere più motori di crescita. In particolare, guardando alle performance provinciali due sembrano quelli più rilevanti: un sistema industriale saldo e interconnesso e una capacità di attrare e far crescere la filiera dei servizi collegata al turismo. Lo ha evidenziato il Presidente di Unioncamere Andrea Prete che ha sottolineato “il tutto si è accompagnato al buon andamento dell'edilizia, in parte consistente però legato anche ai provvedimenti di incentivazione. L'apertura ai mercati internazionali si è poi dimostrata un deciso fattore propulsivo. In una fase di rallentamento che interessa l'economia europea dobbiamo perciò valorizzare queste caratteristiche per poter continuare a competere con successo”.

 

Nord e Sud sempre distanti, ma qualcosa si muove

L’articolazione geografica del valore aggiunto mette in risalto le differenze ancora esistenti in termini di valore aggiunto prodotto tra il Nord e il Sud del Paese. La classifica del valore aggiunto pro-capite 2022 è capitanata, infatti, da ben tre province del Nord con Milano in testa (55.483 euro), seguita da Bolzano/Bozen (49.177) e Bologna (41.737). E bisogna scorrere fino al 47esimo posto per trovare la prima provincia appartenente al Mezzogiorno. Mentre le ultime 32 posizioni sono tutte occupate da province meridionali. Ma in soli quattro anni, tra il 2019 e il 2022, diverse province del Sud si sono distinte per avere fatto sensibili passi avanti. Tra le prime dieci province che mostrano avanzamenti più significativi Potenza è migliorata di 20 posizioni, Brindisi e Matera di 7. Ed è ancora Potenza ad essere schizzata al primo posto per crescita del valore aggiunto prodotto tra il 2021 e il 2022 con un + 16,4%, seguita nella top cinque da Bolzano/Bozen (+12,4%), Trento (+11,8%), Matera (+11,5%) e Valle d’Aosta/Vallée d'Aoste (10,9%). (...)

 

[1] Con i termini province più “giovani”, “industrializzate”, strutturate e orientate all’export si intende quell’insieme di 54 province di volta in volta diverso che presentano rispettivamente l’età media della popolazione più bassa, la maggiore quota di valore aggiunto proveniente dall’industria in senso stretto, la dimensione media delle unità locali extra-agricole più elevata e la quota di addetti alle imprese esportatrici sul totale addetti delle imprese extra-agricole più elevata

Ultima modifica: Lunedì 27 Novembre 2023
Lunedì 20 Novembre 2023

La richiesta di lavoratori con competenze green in Italia e a Salerno

Le competenze green, ossia l’attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, ricoprono un ruolo rilevante nei desiderata delle imprese italiane, sono richieste come necessarie per oltre 4,2 milioni di posizioni. Nel 2022, il 54,1% delle imprese ha investito in competenze green, in crescita rispetto al 52,5% del 2021. Queste imprese sono anche più dinamiche nel mercato del lavoro, infatti coprono il 71,2% dei contratti attivati nell’anno.

Anche in provincia di Salerno la competenza del risparmio energetico e l’attenzione alla sostenibilità ambientale viene richiesta dalle imprese provinciali al 81,9% delle figure professionali, e per il 44,3% dei casi questa è ritenuta di importanza elevata. Rispetto al valore regionale e nazionale le imprese salernitane hanno meno difficoltà a reperire queste figure con competenze green, il 33,4% al confronto del 36,1% della Campania e al 41,5% Italia.

Esiste una forte connessione delle competenze green con le competenze digitali e le competenze trasversali. In particolare, le competenze green sono considerate necessarie con grado di importanza elevato dal 44% delle imprese salernitane e risultano tra tutte le competenze trasversali esaminate fra i valori più alti richiesti.

Per saperne di più consulta il volume e l'analisi provinciale

Ultima modifica: Venerdì 1 Dicembre 2023
Lunedì 13 Novembre 2023

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di novembre 2023

In provincia di Salerno nel mese di novembre sono programmate 6.450 entrate e nel trimestre novembre 2023-gennaio 2024 saranno 18.860; nella regione Campania 34.900, e in Italia complessivamente 431.000. 

La provincia salernitana segnala nel mese di novembre un incremento nelle entrate, +17,7% rispetto a novembre 2022, e un +10% prendendo a riferimento l’intero trimestre, maggiore di quella nazionale (12,6% sul mese e +8,4% nel trimestre). 

L’incremento si registra in tutti i settori, sia quello dell’industria che quello dei servizi, rispettivamente +3,2% e +23,4%. Si confermano trainanti, come nell’andamento nazionale, il commercio che offre le maggiori opportunità con 1.190 contratti nel mese e 3.170 nel trimestre (+32% rispetto a novembre 2022 nel mese +21,9% nel trimestre) e il turismo che programma 1.050 ingressi nel mese (+59% rispetto al 2022) e 2.680 nel trimestre (+25,8% in confronto a un anno fa). 

Si riscontra un lieve decremento nella difficoltà di reperimento, in 37 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati, nel mese di novembre del 2022 erano 40 su 100; quota di difficoltà di reperimento minore del trend nazionale, che riguarda invece il 48,5% delle entrate previste. 

Anche la domanda delle imprese rivolta ai giovani pari al 32% degli ingressi rispetto al 33% del novembre 2022 mostra un punto percentuale in meno rispetto allo scorso anno.

Nel complesso nel mese di novembre:
- le entrate previste si concentreranno per il 75% nel settore dei servizi e per il 73% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 22% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 78% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 15% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (19%);
- il 12% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 36% delle entrate complessive previste. 

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.

Maggiori informazioni nei file allegati. 

Ultima modifica: Lunedì 13 Novembre 2023
Lunedì 13 Novembre 2023

Lavoro: 430mila assunzioni previste dalle imprese italiane a novembre

 +48mila rispetto a un anno fa (+12,6%)

Positive le previsioni soprattutto per turismo e commercio 

 

 

Roma,  13 novembre 2023 – Sono 430mila le assunzioni previste dalle imprese per il mese di novembre e 1,3 milioni quelle per il trimestre novembre-gennaio, con un incremento rispetto allo scorso anno del +12,6% (+48mila assunzioni) nel mese e del +8,4% (+101mila assunzioni) nel trimestre. Positiva soprattutto la dinamica del turismo con 66mila entrate nel mese (+14mila rispetto a 12 mesi fa; +28,3%) e del commercio, con 68mila assunzioni a novembre (+8mila; +13,2%). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal[1].

A novembre, i servizi segnalano 299mila assunzioni nel mese (+14,3% rispetto 12 mesi fa) e 900mila nel trimestre novembre-gennaio (+9,3% rispetto all’analogo trimestre 2022). A tenere alta la domanda di lavoro, oltre a turismo e commercio, si segnalano i servizi alle persone con 50mila assunzioni nel mese (+5mila; +10,4% in confronto a un anno fa). Più contenuta la dinamica dell’industria che programma nel suo complesso 131mila assunzioni nel mese e 400mila per il trimestre novembre-gennaio, in aumento tendenziale rispettivamente del +8,8% e del 6,4%, sostenuta soprattutto dalla meccatronica, con 23mila lavoratori ricercati (+3mila, +13,2%), e sistema moda, con 11mila entrate (+3mila, +28,5%). Buona tenuta anche delle costruzioni che programmano 45mila entrate nel mese (+4mila; +10,7% rispetto a novembre 2022).

I contratti a tempo determinato sono la forma maggiormente proposta con circa 228mila unità, pari al 52,9% del totale a cui seguono i contratti a tempo indeterminato (93mila unità, 21,7%). Rispetto a novembre 2022, i dati di questo mese mostrano (in termini percentuali) un incremento dei contratti a tempo indeterminato. A novembre 2023 rappresentano il 21,7% mentre l'anno scorso erano il 20,2%. Sempre in quota percentuale, il tempo determinato aumenta lievemente, passando dal 52,6% di novembre 2022 al 52,9%. Anche rispetto ad ottobre 2023, Excelsior registra un incremento del tempo indeterminato (a ottobre scorso pari al 21% delle entrate previste) e una diminuzione del tempo determinato (il mese scorso pari al 54%). 

Si conferma elevato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro che interessa il 48,5% delle assunzioni che equivalgono a circa 209mila profili dei 430mila ricercati, soprattutto a causa della mancanza di candidati. Questo indicatore sulla difficoltà di reperimento del personale a novembre risulta leggermente inferiore rispetto al mese precedente (51,0% ad ottobre), ma comunque in crescita di 2 punti percentuali rispetto a un anno fa. Il Borsino delle professioni di Excelsior riporta tra le figure professionali pressoché introvabili gli operai specializzati del tessile e dell'abbigliamento (sono difficili da reperire l’80,8% dei profili ricercati), gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (74,5%), i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (71,9%) e i fabbri ferrai costruttori di utensili (70,8%).

Aumenta più della media (+21,1%, +15mila rispetto allo stesso periodo del 2022) la domanda di lavoratori immigrati che riguarda 88mila contratti programmati nel mese, pari al 20,5% del totale delle entrate. I settori che intendono ricorrere maggiormente alla manodopera straniera sono i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (il 33,7% degli ingressi programmati dovrebbe essere coperto da personale immigrato), i servizi operativi di supporto a imprese e persone (31,2%), i servizi di alloggio e ristorazione (23,1%), la metallurgia (22,7%) e le costruzioni (21,8%).

Sono le imprese del Nord Ovest a presentare le maggiori opportunità lavorative (136mila entrate nel mese e 418mila nel trimestre), seguono Sud e Isole (rispettivamente 108mila e 315mila), Nord Est (96mila e 302mila) e Centro (89mila e 268mila). A livello regionale, le prospettive positive del turismo conducono a previsioni di assunzione in crescita per il trimestre novembre-gennaio per il Lazio (+20.750 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente), seguito da Lombardia (+19.980), Campania (15.680) e Toscana (+10.880).

Ultima modifica: Lunedì 13 Novembre 2023
Lunedì 13 Novembre 2023

Al via la dodicesima indagine Excelsior, periodo gennaio/marzo 2024

Al via la dodicesima indagine del Progetto Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL al fine di indagare le previsioni di assunzione e i fabbisogni professionali delle imprese per il trimestre gennaio/marzo 2024.

Le imprese coinvolte hanno tempo fino al 24 novembre per rispondere al questionario ricevuto via email.

Qui puoi consultare i risultati delle precedenti rilevazioni https://www.sa.camcom.it/informazione-economica/sistema-informativo-excelsior

#sistemaexcelsior

Ultima modifica: Lunedì 13 Novembre 2023