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Martedì 1 Agosto 2023

Le Imprese culturali e creative

Le ICC (imprese culturali e creative) con dipendenti nella nostra provincia ammontano a oltre 800 unità (+9,4% rispetto al 2021) dando lavoro a circa 5 mila dipendenti. Continua il trend positivo delle entrate previste da questo insieme di imprese, pari a 2.220 unità, +5,7% rispetto al 2021 e +39,6% stesso periodo del 2020. Questo valore rappre-senta una significativa risposta alla contrazione che si era registrata nel 2020 per via delle strette legate alla pandemia da COVID-19. 

Delle nuove entrate previste è invece aumentata notevolmente la quota percentuale di quelle di difficile reperimento, passando dal 29,5% al 41.4%. La quota di entrate under 30 delle ICC risulta in stabile, nel 2022 è pari al 35,9% rispetto al 35,8% del 2021.

A delineare questo scenario è l'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Salerno, che ha approfondito i contenuti del volume “Imprese e professioni culturali e creative, 2022” del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal e analizzato in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne.

Per saperne di più consulta il volume e l'approfondimento.
 

Ultima modifica: Martedì 1 Agosto 2023
Mercoledì 19 Luglio 2023

Al via l'8' indagine Excelsior, periodo settembre/novembre 2023

Al via l'8^ indagine del Progetto Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL al fine di indagare le previsioni di assunzione e i fabbisogni professionali delle imprese per il trimestre settembre-novembre 2023.

Le imprese coinvolte hanno tempo fino a 27 luglio per rispondere al questionario ricevuto via email.

Qui puoi consultare i risultati delle precedenti rilevazioni https://www.sa.camcom.it/informazione-economica/sistema-informativo-excelsior

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Ultima modifica: Mercoledì 19 Luglio 2023
Lunedì 10 Luglio 2023

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di luglio 2023

In provincia di Salerno nel mese di luglio sono programmate circa 15.150 entrate e nel trimestre luglio-settembre 2023 sono 29.680; nella regione Campania 46.200 e in Italia, complessivamente, 585.000. Tendenza positiva di entrate nel salernitano, +22,9% rispetto a luglio 2022, e +14,4% prendendo a riferimento l’intero trimestre.

Il settore dell’industria nel suo complesso programma 5.920 entrate nel mese di luglio con circa +40% rispetto a luglio 2022. Anche il settore dei servizi è positivo come andamento: le imprese ricercano 9.230 lavoratori con un +14%, rispetto ad un anno fa. E’ il settore del turismo a offrire maggiori opportunità di occupazione, con i servizi di alloggio e ristorazione che ricercano 3.530 lavoratori nel mese e circa 6mila nel trimestre, in linea con la tendenza nazionale. Si conferma positiva la domanda delle imprese rivolta ai giovani, pari al 32% degli ingressi. Ancora in crescita la difficoltà di reperimento, in 37 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati, dato che a luglio 2022 era pari al 30%.

Nel complesso nel mese di luglio:

  • le entrate previste si concentreranno per il 61% nel settore dei servizi e per il 71% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
  • nel 14% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 86% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
  • il 11% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (14%);
  • il 5% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
  • le tre figure professionali più richieste concentreranno il 38% delle entrate complessive previste.

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.

 

 

Maggiori dettagli nel bollettino e le tavole

Ultima modifica: Lunedì 10 Luglio 2023
Venerdì 9 Giugno 2023

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di giugno 2023

In provincia di Salerno nel mese di giugno sono programmate circa 10.950 entrate e nel trimestre giugno-agosto 2023 sono 32.190; nella regione Campania 38.100 e in Italia, complessivamente, 568.000.

La provincia salernitana fa registrare nel mese di giugno una tendenza positiva di entrate, +6,1% rispetto a giugno 2022, e +12% prendendo a riferimento l’intero trimestre, con un andamento maggiore di quello nazionale (+1,5% sul mese e +2,8% nel trimestre).

I Servizi ricercano 9.050 lavoratori con un +6,7%, rispetto ad un anno fa. E’ il settore del Turismo ad offrire maggiori opportunità di occupazione, in particolare con i servizi di alloggio e ristorazione che ricercano oltre 4mila lavoratori nel mese e circa 9mila nel trimestre, in linea con la tendenza nazionale.

Positivo anche il flusso dell’Industria che nel suo complesso programma 1.890 entrate nel mese di giugno (+2,1%) rispetto a giugno 2022.

Si conferma la domanda delle imprese rivolta ai giovani, pari al 32% degli ingressi. Ancora in crescita la difficoltà di reperimento, in 42 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati (a giugno 2022 era pari al 29%).

Nel complesso nel mese di giugno:

  • le entrate previste si concentreranno per l’83% nel settore dei servizi e per il 80% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
  • nel 19% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 81% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
  • il 8% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (15%);
  • il 7% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
  • le tre figure professionali più richieste concentreranno il 52% delle entrate complessive previste.

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.

 

Ultima modifica: Venerdì 9 Giugno 2023
Martedì 30 Maggio 2023

Lavoro, Italia: competenze digitali di base richieste per 6 assunzioni su 10 nel 2022

Difficile da trovare il 42% delle figure ricercate - 7 imprese su 10 hanno investito nella transizione 4.0

 

Roma, 30 maggio 2023 – Tecnologie digitali, nuove formule organizzative aziendali e nuovi modelli di business: nel 2022 quasi il 70% delle imprese ha investito in almeno uno di questi ambiti della trasformazione digitale e il 41,4% ha adottato strategie di investimento integrate in grado di combinare queste tre aree. Entrambi i dati risultano superiori ai valori medi del quinquennio 2017-2021 (rispettivamente 68,5% e 36,5%). Per accompagnare la transizione 4.0 nel 2022 le imprese affiancano alla dotazione tecnologica figure specializzate cui è richiesto un portafoglio di competenze digitali da applicare ai diversi processi aziendali, si va dagli analisti e progettisti di software, agli ingegneri elettronici e in telecomunicazioni fino agli ingegneri energetici e meccanici. Tra le figure tecniche spiccano i programmatori, i tecnici web e quelli esperti in applicazioni, ma anche i tecnici dell’organizzazione della gestione dei fattori produttivi.

È quanto emerge dalle analisi dei dati del volume “Competenze digitali, 2022” del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, realizzate in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne.

Complessivamente, le competenze digitali di base per la comunicazione visiva e multimediale sono richieste dalle imprese a 3,3 milioni di profili professionali ricercati (pari al 64% del totale delle entrate, +3,5 p.p. rispetto al 2021), le abilità relative all’utilizzo di linguaggi e metodi matematici e informatici a circa 2,7 milioni di posizioni (il 51,9%, +1,4 p.p.) e la capacità di gestione di soluzioni innovative 4.0 a 1,9 milioni di entrate (il 37,5%, +1,1 p.p.). A circa un quinto delle assunzioni è richiesto con un elevato grado di importanza il possesso di competenze per la comunicazione visiva e multimediale, mentre le capacità matematico-informatiche e di gestione di soluzioni innovative 4.0 sono considerate molto rilevanti, rispettivamente, per il 17,7% e per il 13% delle entrate programmate. Le indagini Excelsior evidenziano una crescita diffusa delle difficoltà di reperimento, che si intensificano al crescere del grado di importanza attribuito alle skill richieste per lo svolgimento della professione. In particolare, per le competenze digitali di base si passa da una difficoltà di reperimento del 41,8% nel caso di richiesta della competenza al 44,2% per il grado di importanza elevato; per le capacità matematico-informatiche il gap è anche più ampio (dal 42,7% al 47,7%), mentre per le competenze 4.0 la difficoltà varia dal 43,7% al 47,1%. (...)

Ultima modifica: Martedì 30 Maggio 2023
Lunedì 8 Maggio 2023

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di maggio 2023

In provincia di Salerno nel mese di maggio sono programmate circa 7.790 entrate e nel trimestre maggio-luglio 2023 saranno 33.380; nella regione Campania 34.500 e in Italia, complessivamente, 467.000. 

Nella provincia salernitana si rileva, nel mese di maggio, una tendenza negativa di entrate: -5,8% rispetto a maggio 2022 e -1,9% prendendo a riferimento l’intero trimestre, in linea con il flusso negativo del Centro Sud e Isole. 

I Servizi ricercano 5.840 lavoratori, con una flessione del -12,5%, rispetto ad un anno fa. In particolare i servizi alle persone, in linea con la tendenza nazionale, registrano una flessione del -27%. Positivo invece il flusso dell’Industria che nel suo complesso programma 1.950 entrate nel mese di maggio (+22,6%) rispetto a maggio 2022. In crescita anche il comparto delle costruzioni (+16%), seppure in misura più modesta del valore nazionale (+35,9%). Si riconferma la domanda delle imprese rivolta ai giovani pari al 30% degli ingressi, in aumento rispetto al 29% di maggio 2022. Ancora in crescita la difficoltà di reperimento, in 40 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati rispetto a maggio 2022, (era pari al 29%).

Nel complesso nel mese di maggio:
- le entrate previste si concentreranno per il 75% nel settore dei servizi e per il 79% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 22% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 78% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 12% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%);
- il 10% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 38% delle entrate complessive previste. 

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.

Per saperne di piu, consulta il bollettino e le tavole. 
 

Ultima modifica: Lunedì 8 Maggio 2023
Venerdì 5 Maggio 2023

Lavoro, Italia: sono circa 467mila le assunzioni previste dalle imprese a maggio e oltre 1,5milioni entro luglio

La difficoltà di reperimento riguarda il 46% del personale che le imprese ricercano  

 

Roma, 5 maggio 2023 – Sono circa 467mila i contratti di assunzione (di durata superiore ad un mese o a tempo indeterminato) programmati dalle imprese a maggio e oltre 1,5 milioni per il trimestre maggio-luglio, con un incremento di oltre 22mila unità rispetto a maggio 2022 (+5,1%) e di 16mila unità sul corrispondente trimestre (+1,1%). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal [1].

L’industria nel suo complesso programma 132mila entrate nel mese di maggio e oltre 400mila nel trimestre maggio-luglio, con una crescita rispettivamente del 33,1% (+33mila ingressi) e del 24,2% (+78mila) rispetto allo scorso anno. A maggio, Il manifatturiero è alla ricerca di 87mila lavoratori che salgono a 268mila nel trimestre. Ad offrire le maggiori opportunità lavorative sono la meccatronica (22mila contratti da attivare nel mese e 66mila nel trimestre), la metallurgia (18mila nel mese e circa 53mila nel trimestre), l’agroalimentare (11mila nel mese e circa 45mila nel trimestre) e la moda (circa 11mila nel mese e 29mila del trimestre). In crescita anche il comparto delle costruzioni che programma per il mese 45mila entrate (+35,9%) e circa 132mila nel trimestre maggio-luglio (+25,8%).

I servizi ricercano a maggio circa 335mila lavoratori e oltre 1,1 milioni entro luglio, con una flessione rispettivamente del -3,0% (-10mila ingressi) e del -5,1% (-62mila ingressi) rispetto a un anno fa. Si mantiene molto elevata la domanda di lavoro delle imprese del turismo che programmano 107mila contratti nel mese e 398mila entro luglio. Molteplici anche le opportunità di lavoro offerte dal commercio con circa 58mila ingressi previsti nel mese e circa 192mila nel trimestre. Seguono poi i servizi alle persone che, nonostante la flessione registrata rispetto a un anno fa (-27,2%), sono alla ricerca di circa 49mila lavoratori a maggio che salgono a oltre 180mila nel trimestre maggio-luglio.

Nel mese è difficile da reperire il 46,1% del personale ricercato dalle aziende (+7,8 p.p. rispetto a un anno fa), soprattutto a causa della mancanza di candidati. Tra le figure di più difficile reperimento il Borsino delle professioni del Sistema Informativo Excelsior  segnala per le professioni tecniche e ad elevata specializzazione gli ingegneri e i tecnici in campo ingegneristico (rispettivamente 61,0% e 65,2%), i tecnici della salute (63,1%), i tecnici della gestione dei processi produttivi (63,0%) e i tecnici della distribuzione commerciale (58,7%); mentre tra le figure degli operai specializzati si distinguono gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (73,5%), i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (72,2%), i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili (72,1%) e i fabbri ferrai costruttori di utensili (71,5%). 

Si mantiene elevata la domanda di lavoratori immigrati con 91mila ingressi programmati nel mese (+18mila rispetto allo stesso periodo del 2022), pari al 19,5% del totale. A ricorrere maggiormente alla manodopera straniera sono i servizi operativi di supporto a imprese e persone (il 37,3% degli ingressi programmati sarà coperto da personale immigrato), i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (28,7%), le costruzioni (23,9%), la metallurgia (23,2%) e l’alimentare (20,3%).

In aumento sia la previsione per i contratti a tempo indeterminato (+11,9 %) sia quella per i contratti a termine e stagionali (+ 5,7%), mentre diminuiscono i contratti di collaborazione (-18,7%) o a partita IVA (-13,1%). 

A livello territoriale si evidenzia, infine, come il flusso delle entrate previste a maggio nelle regioni del Nord risulti in crescita rispetto allo stesso mese del 2022 (+14mila unità per il Nord Ovest e + 18mila per il Nord est), a fronte di una tendenza negativa per il Centro (-2mila) e per il Sud e Isole (-7mila entrate).

Ultima modifica: Venerdì 5 Maggio 2023
Giovedì 27 Aprile 2023

Imprese in Italia: nel I trimestre aperture stabili ma crescono le chiusure (+5,9%)

Aperture stabili, chiusure in aumento e saldo lievemente negativo per le imprese italiane tra gennaio e marzo. Il primo trimestre dell’anno ha evidenziato una sostanziale stabilità delle iscrizioni al Registro delle Imprese delle Camere di commercio (101.788 unità, in linea rispetto allo stesso periodo del 2022) e un sensibile incremento delle chiusure rispetto allo stesso periodo del biennio precedente (109.231 unità) che, tuttavia, restano tar i valori più contenuti degli ultimi dieci anni.

Questo in sintesi lo scenario che emerge dai dati Movimprese elaborati da Unioncamere – InfoCamere sulla base del Registro delle Imprese delle Camere di commercio relative all’andamento del I trimestre del 2023, a conclusione del quale il tessuto imprenditoriale si è ridotto di -7.443 unità (pari a una variazione del -0,12% dello stock di imprese). Una flessione che resta tra le più contenute del recente passato e che (con l’unica eccezione del 2021, in piena pandemia) caratterizza tradizionalmente i trimestri di inizio d’anno a causa del concentrarsi delle cancellazioni sul finire dell’anno precedente e l’inizio del nuovo.

Pur in un contesto di sostanziale stabilità, alcuni settori vedono aumentare in modo apprezzabile la propria base imprenditoriale. Tra questi si segnalano le attività professionali, scientifiche e tecniche (+2.992 imprese), le attività immobiliari (+1.571) e le costruzioni (+1.070), ancora sotto l’onda “lunga” degli incentivi all’edilizia. Sul fronte opposto ad arretrare maggiormente sono i settori del commercio (-8.806 imprese, -0,61%) e dell’agricoltura (-6.167 unità, -0,85%).

Tra le forme giuridiche, il segmento più dinamico del nostro tessuto imprenditoriale continua a essere quello delle società di capitali, che aumenta nel trimestre di 13mila unità (pari a un tasso di crescita dello 0,69%). Una vitalità che solo in parte riesce a controbilanciare, però, il saldo negativo delle ditte individuali, che nel periodo diminuiscono di 14.389 unità (pari allo 0,47% in meno), delle società di persone (-5.068 pari a un tasso di crescita di -0,56%) e delle “Altre forme”, che fanno segnare 733 unità in meno (pari allo 0,35% in meno).

L’analisi a livello territoriale mostra saldi negativi in tutte e quattro le grandi ripartizioni, ciascuna in arretramento rispetto a un anno fa. Tra le regioni, Lazio, Sardegna e Trentino-Alto Adige sono quelle che fanno registrare un saldo positivo - per quanto contenuto - rispettivamente con 1.157, 253 e 85 imprese in più. Delle altre, Piemonte e Sicilia sono quelle che hanno chiuso il primo trimestre 2023 con il risultato peggiore in termini assoluti, rispettivamente con 1.638 e 907 imprese in meno.

Ultima modifica: Giovedì 27 Aprile 2023
Martedì 18 Aprile 2023

Excelsior, avvio rilevazione fabbisogni occupazionali delle imprese per il periodo giugno/agosto 2023 

Unioncamere, in accordo con l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) sta realizzando, insieme alle Camere di commercio dei diversi territori, il Progetto Excelsior, già sviluppato con successo a partire dal 1997.

Il progetto ha l’obiettivo di monitorare le prospettive dell’occupazione nelle imprese e la relativa richiesta di profili professionali.

Da lunedì 17 aprile ha preso il via la 5^ indagine mensile Excelsior del 2023, finalizzata a rilevare i fabbisogni professionali delle imprese previsti nel periodo giugno/agosto 2023.

La data di scadenza per la compilazione dei questionari è fissata al prossimo 27 aprile. 

Ultima modifica: Martedì 18 Aprile 2023
Mercoledì 12 Aprile 2023

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di aprile 2023

In provincia di Salerno nel mese di aprile sono programmate circa 9.260 entrate e nel trimestre aprile-giugno 2023 saranno 33.690, nella regione Campania 40.800, e in Italia complessivamente 443.000.

Nella provincia salernitana ci saranno 2.130 assunzioni in più rispetto ad aprile 2022 (+29,8%) e +8.270 assunzioni (+32,5%) prendendo a riferimento l’intero trimestre.

I servizi programmano circa 8mila ingressi e la filiera del turismo si conferma quale traino della domanda di lavoro (3.160 ingressi), in linea con la richiesta nazionale e il periodo delle festività pasquali.

Molteplici opportunità sono offerte anche dai servizi alle persone con circa 1.960 ingressi programmati.

Si riconferma la domanda delle imprese rivolta ai giovani pari al 28% degli ingressi, in aumento rispetto al 26% di aprile 2022.

Ancora in crescita la difficoltà di reperimento, in 37 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati rispetto al 2022, che era pari al 34%, anche se il mismatch riscontrato resta inferiore al 45,2% a livello Nazionale.

Nel complesso nel mese di aprile:

  • le entrate previste si concentreranno per il 85% nel settore dei servizi (Turismo/Commercio e altri servizi) e per il 77% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
  • nel 23% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 77% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
  • il 17% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (20%);
  • il 14% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
  • le tre figure professionali più richieste concentreranno il 43% delle entrate complessive previste.

 

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.

Ultima modifica: Mercoledì 12 Aprile 2023