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9^ indagine mensile Excelsior del 2025 - Proroga al 16 settembre

E' in corso di realizzazione la 9^ indagine mensile Excelsior del 2025, finalizzata a rilevare i fabbisogni professionali delle imprese previsti nel periodo ottobre - dicembre 2025. 

Le imprese coinvolte hanno tempo fino al 16 settembre (proroga termine iniziale dell'11/9) per rispondere al questionario ricevuto via email.

Qui puoi consultare i risultati delle precedenti rilevazioni https://www.sa.camcom.it/informazione-economica/sistema-informativo-excelsior

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Gio 11 Set, 2025
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Lavoro nel settore primario in Italia: poco meno di 44mila le entrate previste a settembre  e oltre 114mila entro novembre

Le entrate programmate si concentrano nelle coltivazioni ad albero e nelle coltivazioni di campo. La difficoltà di reperimento si attesta al 43,7%

 

Roma, 8 settembre 2025 – Il 16% delle imprese del settore primario[1] prevede di assumere personale a settembre, per un totale di quasi 44mila posizioni offerte, con una diminuzione di 1.650 unità rispetto allo stesso mese del 2024 (-3,6%). Per il trimestre settembre-novembre le opportunità previste sono, invece, poco più di 114mila, sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del 2024 (-0,2%). A settembre, le imprese del settore primario segnalano difficoltà nel reperire personale nel 43,7% dei casi.

A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, che elabora le previsioni occupazionali per il mese di settembre e per il trimestre settembre-novembre.

Il settore delle coltivazioni ad albero, con quasi 20mila entrate previste a settembre e più di 47mila nel trimestre, registra un aumento della domanda rispetto all’anno precedente (rispettivamente+4% e+3,7%). In contrazione risultano il settore delle coltivazioni di campo, con oltre 12mila entrate previste nel mese (-12%) e 33.500 nel trimestre (-6%), quello dei servizi connessi all’agricoltura, con 4.500 entrate a settembre (-10%) e una prospettiva di recupero nel trimestre (+1,4% con 14.400 entrate previste), e il settore della silvicoltura, con 1.300 entrate previste nel mese (-15%) e 2.900 fino a novembre (-14%). Più stabili le aspettative di occupazione delle imprese impegnate nelle coltivazioni di serra (1.950 nel mese e 5.000 nel trimestre), nell’allevamento (1.940 nel mese e 5.400 nel trimestre) e delle aziende miste di coltivazione e allevamento (1.280 nel mese e 3.500 nel trimestre). In crescita la pesca, sebbene con flussi di  entrate previste contenuti.

Il gruppo professionale maggiormente richiesto tra i 43.850 lavoratori previsti in entrata è quello delle professioni non qualificate (più di 23mila unità, pari al 53,3% del totale), seguito dagli operai specializzati (quasi 13mila; 29,3%) e dai conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili (5.100; 11,6%). Residuali le richieste per gli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi (1.510; 3,4%) e per i dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici (1.040; 2,4%).

Quanto alla difficoltà di reperimento (43,7%), la principale motivazione indicata è la mancanza di candidati disponibili (34,9% delle entrate previste).

Le difficoltà di reperimento sono particolarmente elevate nelle aziende di allevamento (57,4%) e nelle aziende miste di coltivazione e allevamento (52,3%). Seguono le coltivazioni di serra, fiori e vivai (47,7%) e le coltivazioni ad albero (45,2%).

Tra le figure di più difficile reperimento da impiegare nel comparto primario si segnalano i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili (78,1%), gli allevatori e operai specializzati della zootecnia (59,6%), gli allevatori e agricoltori (59%) e gli agricoltori e operai agricoli specializzati (46%). Sono di difficile reperimento anche il 59,2% dei conduttori di macchine agricole, il 44% dei conduttori di veicoli a motore e a trazione animale e il 45% del personale non qualificato nell'agricoltura e nella manutenzione del verde.

La quota di assunzioni che le imprese del settore primario prevedono di coprire ricorrendo a lavoratori immigrati si attesta a settembre al 37%  per un totale di 16mila lavoratori. Dichiarano un maggiore ricorso a manodopera immigrata le aziende di allevamento (47,6% delle entrate previste nel mese), di coltivazioni di campo (42,3%), e quelle impegnate nei servizi connessi all'agricoltura (41,4%).

Guardando la distribuzione geografica delle entrate previste, si segnala una flessione nelle posizioni ricercate nel Sud e Isole a settembre (-8,2% su base annua), che restano, però, saldamente più della metà di tutte quelle previste a livello nazionale (23 mila su 44 mila circa). Crescono, invece, le entrate previste nel Centro: del +8,3% a settembre (6,3mila unità) e del +7,2% confrontando i trimestri (17.200 tra settembre e novembre del 2025). Stabili, invece, le entrate nel Nord Est (11.300 a settembre e 21.500 nel trimestre) e nel Nord Ovest (3.400 nel mese e 7.600 nel trimestre).

 

[1] A partire dal mese di luglio, le informazioni rilevate dal Sistema informativo Excelsior vengono diffuse estendendo il campo di analisi anche alle imprese del settore primario. Per il mese di settembre, oltre al consueto comunicato mensile sulle previsioni di assunzione per il complesso dei settori economici (primario, industria e servizi), ne viene diffuso uno specifico dedicato alle caratteristiche della domanda di lavoro dei comparti primari. Il campo di osservazione sono le imprese del settore primario (agricoltura, silvicoltura, caccia e pesca) iscritte al Registro Imprese delle Camere di Commercio, aventi almeno 1 lavoratore alle dipendenze, che programmano di attivare contratti con una durata di almeno 20 giorni lavorativi. Le previsioni sono state acquisite nel periodo 9 luglio 2025 - 25 luglio 2025, utilizzando principalmente la tecnica di compilazione in modalità CAWI attraverso le interviste realizzate presso più di 9.200 imprese.

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Lun 08 Set, 2025
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Lavoro: 569mila assunzioni previste dalle imprese italiane a settembre e oltre 1,5 milioni entro novembre

Positive le previsioni delle imprese delle costruzioni e del turismo, in lieve calo la difficolta di reperimento (45,6%)

 

Roma, 4 settembre 2025 – Sono quasi 569mila le opportunità lavorative offerte dalle imprese a settembre e salgono a oltre 1,4 milioni nel trimestre settembre-novembre[1]. Le previsioni evidenziano una flessione di -15mila ingressi programmati (-2,6%) rispetto a settembre 2024 e -30mila (-1,9%) nel confronto con il trimestre settembre-novembre 2024. In leggera flessione (un p.p.) rispetto allo scorso anno la difficoltà di reperimento dei profili ricercati dalle imprese (45,6%). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, che elabora le previsioni occupazionali per il mese di settembre.

A livello settoriale, il settore primario programma a settembre circa 44mila contratti, in lieve riduzione rispetto a 12 mesi fa, e nel trimestre settembre-novembre ne prevede poco meno di 114mila. A ricercare maggiormente manodopera sono le imprese del comparto coltivazioni ad albero che programmano quasi 20mila assunzioni nel mese e circa 47mila nel trimestre, seguono poi le imprese che si dedicano alle coltivazioni di campo con circa 12mila lavoratori ricercati nel mese e 33mila nel trimestre.

L’industria nel suo complesso programma 147mila entrate a settembre e 404mila entrate nel trimestre (rispettivamente -5mila entrate e -14mila rispetto agli analoghi periodi del 2024). A settembre le imprese del manifatturiero sono alla ricerca di circa 91mila lavoratori e 251mila tra settembre-novembre, mentre le imprese delle costruzioni ne ricercano 56mila nel mese e 154mila nel trimestre. Tra i principali settori manifatturieri che programmano assunzioni si segnalano la meccatronica con circa 21mila contratti nel mese e 57mila nel trimestre seguita dalle industrie alimentari che ricercano 17mila lavoratori a settembre e 49mila per l’intero trimestre settembre-novembre e dalla metallurgia con 17mila contratti nel mese e 45mila nel trimestre.

Sono invece 377mila i contratti di lavoro previsti dal settore dei servizi nel mese in corso e circa 1 milione nel trimestre settembre-novembre (in flessione rispettivamente di -9mila entrate e -16mila nel confronto con il 2024). Ad offrire le maggiori opportunità lavorative sono i servizi alle persone che ricercano 97mila lavoratori nel mese e circa 210mila nel trimestre. Seguono il turismo con 96mila richieste nel mese e 255mila nel trimestre e il commercio con 65mila lavoratori nel mese e 207mila nel trimestre.

Sotto l’aspetto dimensionale, positive le aspettative delle imprese fino a 9 dipendenti con +5mila entrate nel mese (+3,0%) e +27mila nel trimestre (+5,7%), mentre risultano in flessione le previsioni nelle restanti fasce dimensionali, con una maggiore intensità nelle imprese di media dimensione tra 50 e 250 dipendenti (-8,6% nel mese e -7,7% nel trimestre).

Il tempo determinato si conferma la forma contrattuale maggiormente proposta con circa 341mila unità, pari al 60,0% del totale, seguiti dai contratti a tempo indeterminato (97mila, 17,0%) e da quelli di somministrazione (50mila, 8,8%).

A settembre, le imprese dichiarano difficoltà di reperimento per 259mila assunzioni programmate (45,6% del totale), confermando come causa prevalente la “mancanza di candidati” con una quota del 29,2%, mentre la “preparazione inadeguata” si attesta al 12,9%.

A risentire maggiormente del mismatch sono le industrie metallurgiche e metallifere (67,0% dei profili ricercati dalle imprese è di difficile reperimento), le imprese delle costruzioni (63,5%) e le industrie del tessile, abbigliamento e calzature (56,4%); tra le figure più difficili da trovare sul mercato si evidenziano gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (79,8%), i fonditori, saldatori e montatori di carpenteria metallica (74,5%) e i fabbri ferrai costruttori di utensili (73,0%). Difficili da reperire anche i meccanici, montatori e riparatori (66,5%), i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (64,8%), i tecnici in campo ingegneristico (62,6%) e gli operatori della cura estetica (58,2%).

Le imprese sono alla ricerca di lavoratori immigrati per coprire circa 75mila ingressi programmati nel mese di settembre, pari al 19,3% del totale contratti. Tra i settori che ricorrono maggiormente alla manodopera straniera si segnalano: agricoltura, silvicoltura, caccia e pesca (il 37,0% degli ingressi programmati sarà coperto da personale immigrato), i servizi operativi di supporto a imprese e persone (31,5%), i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (26,1%), il turismo (21,3%), le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (20,6%).

A livello territoriale positive le aspettative delle imprese del Sud e Isole (+11mila nel mese e +16mila nel trimestre) rispetto allo scorso anno mentre in tutte le altre aree si segnala una flessione della domanda di lavoro soprattutto per le imprese del Nord Ovest (-19mila nel mese e -37mila nel trimestre) seguite da quelle del Centro (-5mila sia nel mese che nel trimestre) e del Nord Est (-2mila nel mese e -4mila nel trimestre).

 

 

[1] Le previsioni del mese di settembre riguardano i contratti con una durata di almeno 20 giorni lavorativi programmati dalle imprese del settore primario (agricoltura, silvicoltura, caccia e pesca), dell'industria e dei servizi iscritte al Registro Imprese delle Camere di Commercio, aventi almeno 1 lavoratore alle dipendenze. Le previsioni sono state acquisite nel periodo 9 luglio 2025 - 25 luglio 2025, utilizzando principalmente la tecnica di compilazione in modalità CAWI attraverso le interviste realizzate presso circa 113.000 imprese.

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Gio 04 Set, 2025
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Mercato del lavoro in provincia di Salerno in forte crescita: boom di assunzioni ad agosto, trainato da turismo e industria alimentare

Il mercato del lavoro nella provincia di Salerno mostra segnali di forte vitalità e si prepara a un agosto particolarmente dinamico, in netta controtendenza rispetto all'andamento nazionale. L'analisi - curata dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Salerno, su dati del sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, evidenzia che ad agosto 2025 sono previste ben 8.710 nuove entrate, con un incremento dell'8,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il trend positivo si conferma anche per il trimestre agosto-ottobre 2025, con 28.240 assunzioni programmate, in crescita del 7,8% su base annua.

Questi dati positivi spiccano in un panorama nazionale dove le assunzioni segnano una flessione del 3,6% ad agosto.

 

Settori in crescita: turismo e industria trainano le assunzioni

A trainare la crescita occupazionale sono principalmente due settori. L'Industria prevede di assumere oltre 3.200 profili (+8% rispetto ad agosto 2024), con un picco nel comparto delle "Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco" che, da solo, assumerà quasi 2.400 dipendenti (+11,3%).

Anche il settore dei Servizi mostra un andamento robusto, registrando un +6,9% su base annua. In particolare, il comparto dei "Servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici" è il vero motore, con una crescita eccezionale del +35,6% rispetto ad agosto 2024 e del +42,3% sul trimestre, offrendo le maggiori opportunità di impiego.

Un altro dato significativo riguarda la difficoltà di reperimento del personale, che si riduce al 42%, in calo rispetto al 45% dello scorso anno.

Le piccole e medie imprese continuano a essere il fulcro dell'occupazione locale: il 74% delle nuove entrate si concentrerà in aziende con meno di 50 dipendenti. La domanda di lavoratori giovani (21%) e di personale laureato (4%) risulta in calo rispetto al 2024.

"I dati sulle previsioni occupazionali per il mese di agosto 2025 – afferma il Presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio di Salerno Andrea Prete – rappresentano un segnale incoraggiante e dimostrano la resilienza e la vitalità del nostro tessuto produttivo. La crescita del numero di assunzioni, specialmente nei settori strategici come l'industria alimentare e il turismo, evidenzia la capacità delle nostre imprese di cogliere le opportunità del mercato. L'andamento positivo ci spinge a continuare a supportare le aziende, in particolare le piccole e medie, affinché si possa trasformare il trend in crescita stabile e duratura per l'intero territorio".

 

Per approfondire, è possibile consultare il bollettino completo, le tavole statistiche e l'analisi disponibili per il download alla pagina dedicata https://sa.camcom.it/informazione-economica/sistema-informativo-excelsior

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Mer 06 Ago, 2025
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Lavoro: 335mila assunzioni previste dalle imprese italiane ad agosto e oltre 1,4 milioni entro ottobre

Ad agosto positive le previsioni delle imprese del settore primario e dei comparti alimentare e turismo

 

Sono 335mila le opportunità lavorative offerte dalle imprese ad agosto e salgono a oltre 1,4 milioni nel trimestre agosto-ottobre. Le previsioni evidenziano una flessione rispetto ad agosto 2024 con -12mila ingressi programmati (-3,6%) mentre si segnala un andamento pressoché stabile rispetto al trimestre agosto-ottobre 2024. Permane elevata la difficoltà di reperimento dei profili ricercati dalle imprese (46,0%), soprattutto a causa della mancanza di candidati per ricoprire le posizioni lavorative aperte. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, che elabora le previsioni occupazionali per il mese di agosto.

Il settore primario programma ad agosto più di 36mila assunzioni e nel trimestre agosto-ottobre ne prevede oltre 126mila. A ricercare maggiormente manodopera sono le imprese del comparto coltivazioni ad albero che programmano quasi 17mila assunzioni nel mese e circa 55mila nel trimestre, seguono poi le imprese che si dedicano alle coltivazioni di campo con circa 10mila lavoratori ricercati nel mese e 38mila nel trimestre. L’industria nel suo complesso ricerca oltre 76mila lavoratori nel mese e prevede circa 365mila assunzioni nel trimestre. Per il manifatturiero, che è alla ricerca di oltre 49mila lavoratori nel mese e di circa 228mila nel trimestre, le maggiori opportunità di lavoro sono offerte dalle industrie alimentari, bevande e tabacco che ricercano circa 17mila lavoratori nel mese e quasi 52mila nel trimestre, seguite dalle industrie della meccatronica con quasi 10mila contratti da attivare nel mese e più di 50mila nel trimestre e da quelle metallurgiche e dei prodotti in metallo (circa 8mila nel mese e 40mila nel trimestre). La domanda di lavoro proveniente dal comparto delle costruzioni, poi, si attesta su 27mila assunzioni nel mese che nel trimestre salgono a quasi 137mila. Sono invece poco meno di 223mila i contratti di lavoro previsti dal settore dei servizi nel mese in corso e quasi 935mila nel trimestre agosto-ottobre. È il turismo a offrire le maggiori opportunità di impiego con oltre 78mila lavoratori ricercati nel mese e circa 260mila nel trimestre, seguito dal commercio (circa 45mila nel mese e oltre 190mila nel trimestre) e dal comparto dei servizi alle persone (37mila nel mese e 196mila nel trimestre).

 

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Lun 04 Ago, 2025
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Crescono le imprese in Italia: il secondo trimestre 2025 segna il miglior saldo degli ultimi 5 anni

Quasi 33 mila nuove realtà nel Paese. Boom di società di capitali.

Lazio locomotiva del Centro. Costruzioni e servizi trainano la crescita.

 

 

Roma, 22 luglio 2025 – C’è fermento nel motore imprenditoriale del Paese: il secondo trimestre del 2025 si chiude con un saldo positivo di +32.800 imprese tra iscrizioni e cessazioni. È il miglior risultato degli ultimi cinque anni nello stesso periodo, segnale che l’Italia delle imprese, nonostante le incertezze globali, continua a crescere.

 

Il bilancio dei territori

Secondo l’analisi trimestrale Movimprese condotta da Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, tra aprile e giugno sono nate 80.205 nuove imprese, mentre 47.405 hanno cessato l’attività. Il tasso di crescita complessivo si attesta allo 0,56%, in accelerazione rispetto allo 0,50% dello stesso trimestre del 2024. Lo stock complessivo delle imprese raggiunge quota 5.885.209 al 30 giugno 2025. Nel complesso, i numeri di questo secondo trimestre confermano una vitalità diffusa del sistema produttivo nazionale.

 

Geografia dell’impresa: Lazio e Lombardia in testa

Analizzando l’andamento territoriale, il Centro Italia si distingue per il ritmo più sostenuto di ampliamento della base imprenditoriale, con un tasso di crescita pari allo 0,62%. In particolare è il Lazio a registrare la performance migliore tra le regioni, con un saldo attivo di 4.679 imprese e una variazione positiva dello 0,79%. Il Nord-Ovest, con un saldo positivo di 8.898 imprese, conferma il proprio peso sul panorama nazionale, trainato dalla Lombardia che, ancora una volta, si attesta come prima regione per stock di imprese registrate (948.382), mostrando un saldo positivo di 6.180 unità nel trimestre, pari a una crescita dello 0,66%. Il Nord-Est registra un incremento di 5.641 imprese, portando il numero complessivo a 1.103.717 e un tasso di crescita dello 0,51%, mentre, passando al Mezzogiorno, la Puglia evidenzia un dinamismo superiore alla media nazionale, con un saldo positivo di 2.508 imprese e una crescita dello 0,67%. Piemonte e Toscana, infine, condividono un identico saldo attivo di 1.885 nuove imprese, segnalando un miglioramento dei rispettivi contesti territoriali rispetto al 2024.

 

Le forme giuridiche: sprint delle società di capitali

Per quanto riguarda le forme giuridiche, la spinta più forte arriva dalle società di capitali che, nel trimestre, registrano un saldo attivo di 19.985 unità, frutto di 28.462 nuove iscrizioni a fronte di sole 8.477 cessazioni. La crescita dell’1,03% rispetto al trimestre precedente conferma il progressivo consolidamento dell’impresa strutturata come modello di riferimento per i neo-imprenditori. Le ditte individuali mantengono il primato numerico, con uno stock pari a 2.941.345 unità, e contribuiscono al bilancio positivo del trimestre con un saldo di 12.771 imprese in più rispetto alla fine di marzo, corrispondente a un tasso di crescita dello 0,43%. In controtendenza le società di persone, che segnano un saldo negativo di 290 unità, determinato da un numero di cessazioni (4.150) superiore alle iscrizioni (3.860), con un tasso di variazione pari a -0,04%. Le altre forme giuridiche (sostanzialmente costituite da cooperative, meno rilevanti in termini quantitativi sul totale delle imprese), chiudono il trimestre con un saldo positivo di 334 imprese e una crescita dello 0,19%.

 

I settori: costruzioni, ristorazione e servizi tecnici guidano la ripresa

Dal punto di vista settoriale il bilancio del secondo trimestre dell’anno evidenzia una vivacità generalizzata, ma con punte particolarmente interessanti nei comparti a più alto valore aggiunto e nei servizi alla persona e all’impresa. Il settore delle costruzioni registra il saldo positivo più elevato in termini assoluti, con 5.448 nuove imprese. Seguono le attività dei servizi di alloggio e ristorazione, che crescono di 4.595 unità, e le attività professionali, scientifiche e tecniche, in aumento di 3.368 unità, con una variazione dello stock pari all’1,31%. Si segnalano inoltre crescite molto marcate, in termini percentuali, nelle attività finanziarie e assicurative (+1,62%, pari a 2.298 nuove imprese), nella fornitura di energia elettrica, gas e aria condizionata (+1,55%, con 225 nuove imprese) e nel settore dell’istruzione privata (+1,45%, con 528 unità aggiuntive).

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Mar 22 Lug, 2025
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Salerno, a luglio 2025 previste oltre 15mila assunzioni

Entrate nel lavoro in crescita: +13% rispetto al 2024. Turismo e ristorazione trainano il mercato

Il mercato del lavoro salernitano si prepara a un’estate col segno più. Secondo le previsioni del sistema informativo Excelsior - realizzato da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro- a luglio 2025 in provincia di Salerno sono attese 15.550 nuove entrate nel mondo del lavoro. Il dato rappresenta un incremento del 13% rispetto a un anno fa. Nel trimestre luglio-settembre, le assunzioni previste toccano quota 33.880, con una crescita del 20,5%.

La tendenza positiva si riflette anche nel confronto con il resto del Paese: mentre in tutta Italia sono attese 575mila entrate e in Campania 49.500, la dinamica espansiva registrata in provincia di Salerno risulta particolarmente marcata.

A trainare l’occupazione sono soprattutto i servizi, che concentrano il 55% delle entrate. Spiccano, tra questi, i settori dell’alloggio, della ristorazione e del turismo, che a luglio prevedono 3mila contratti e oltre 5.600 nel trimestre. L’industria, dal canto suo, programma circa 5.900 assunzioni (+6,3% sul mese) e 11mila nel trimestre (+11%).

Aumentano però anche le difficoltà di reperimento delle figure richieste dalle imprese: si attesta al 41% il tasso di profili difficili da trovare, in crescita rispetto al 37% del 2024. Un quarto delle nuove assunzioni sarà destinato a giovani, percentuale in linea con lo scorso anno. In forte aumento, invece, la quota di lavoratori immigrati richiesti, passata dal 17% al 23%.

L’indagine, elaborata dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Salerno, restituisce l’immagine di una provincia in fermento sul fronte occupazionale, con segnali incoraggianti ma anche alcune criticità da monitorare.

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Gio 24 Lug, 2025
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Medie imprese, economia del mare e imprenditoria femminile nel nuovo numero di Unioncamere Economia & Imprese

È disponibile il nuovo numero di Unioncamere Economia & Imprese, il magazine digitale con articoli e contenuti sulle attività di Unioncamere e delle Camere di commercio. Il segretario generale di Unioncamere Giuseppe Tripoli commenta il nuovo rapporto GEM Italia, la più importante ricerca mondiale sull’imprenditorialità, soffermandosi sui fattori chiave per sostenere l’imprenditorialità: formazione, parità di genere e doppia transizione.

L’articolo successivo è dedicato all’edizione 2025 del Rapporto sulle medie imprese realizzato dall’Area Studi di Mediobanca, dal Centro Studi Tagliacarne e da Unioncamere, che definisce un quadro dettagliato della dinamicità di quelle che costituiscono la spina dorsale del capitalismo familiare italiano. Dopo la presentazione del XIII Rapporto nazionale sull’economia del mare, si parla poi del protocollo d’intesa tra Unioncamere Sicilia e Assessorato regionale alle Infrastrutture e degli investimenti che puntano a realizzare nell’isola un hub logistico al centro del Mediterraneo.

A seguire i dati presentati da Unioncamere nel corso della recente audizione presso la Commissione bilaterale d’inchiesta sul femminicidio e sulla violenza di genere: dati relativi alla crescita delle imprese femminili nel nostro Paese e al loro ruolo per favorire uno sviluppo economico inclusivo.

E molto altro ancora... Buona lettura!

 

Il magazine è disponibile in allegato e nella pagina dedicata del sito Unioncamere, dove é possibile sfogliare anche i numeri precedenti.

Unioncamere Economia&Imprese n.6/2025 (versione sfogliabile) (versione scaricabile)

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Lun 21 Lug, 2025
Presentato il progetto camerale per il lancio, strutturazione e promozione del turismo della provincia
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Salerno verso una destinazione turistica organizzata

Presentato il progetto camerale per il lancio, strutturazione e promozione del turismo della provincia

 

Salerno, 15 luglio 2025. È stato presentato oggi, nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la sede della Camera di Commercio di Salerno, il percorso strategico partecipato che dovrà portare le destinazioni turistiche della provincia di Salerno a potenziare la loro attrattività e competitività. Ciò dovrà tradursi in un migliore posizionamento e in un incremento di flussi e presenze turistiche.

Il primo passo sarà il Piano Strategico di Sviluppo e Marketing Turistico, una visione condivisa per far sì che Salerno e le diverse destinazioni della sua provincia si evolvano in proposte turistiche territoriali strutturate, competitive e sostenibili.

Promosso dalla Camera di Commercio di Salerno, il processo partecipato - da portare avanti insieme agli operatori turistici e agli stakeholder del territorio - nasce dall’esigenza di superare criticità storiche del sistema turistico locale: frammentarietà dell’offerta, stagionalità marcata, mancanza di coordinamento tra i territori, e una promozione ancora insufficiente rispetto alle potenzialità. In un contesto ricco di risorse — culturali, naturalistiche, enogastronomiche e balneari — solo parzialmente valorizzate.

L’obiettivo che la Camera di Commercio si prefissa è: 

  • Superare l’individualismo e la disomogeneità dell’offerta;
  • Avviare un modello condiviso di sviluppo turistico guidato da un soggetto super partes, la CCIAA;
  • Strutturare e posizionare i prodotti turistici salernitani sul mercato, attraverso un Destination Management Plan e un Sistema Operativo del Turismo interno alla Camera di Commercio;
  • Promuovere e comunicare in modo efficace i punti di forza di alcune aree del territorio: la città di Salerno, la Piana e la Valle del Sele, il Cilento e il Vallo di Diano.

Il piano mira a potenziare l’accessibilità — in particolare valorizzando l’Aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi — e ad attrarre flussi turistici qualificati, puntando sulla costruzione di esperienze tematiche e verticali. A guidare il percorso sarà un team dedicato, composto da figure specializzate in progetti di sviluppo del prodotto turistico e della comunicazione digitale.

“Con questo piano strategico – ha dichiarato Andrea Prete, Presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio di Salerno – vogliamo trasformare il turismo da occasione persa a leva di sviluppo per tutto il territorio. La nostra provincia ha tutte le carte in regola per diventare una destinazione matura, organizzata e attrattiva a livello nazionale e internazionale. Serviva però una visione comune, condivisa con gli attori locali, in particolare Comuni e operatori economici, e un soggetto che ne garantisse la coerenza e l’attuazione: questo è il ruolo che la Camera di Commercio ha deciso di assumersi, mettendo a sistema risorse, competenze e relazioni per costruire finalmente un ‘modello Salerno’ per il turismo.”

Il piano rappresenta una svolta concreta verso la costruzione di una destinazione turistica salernitana integrata, moderna e pronta a rispondere alle sfide del mercato internazionale.

 

 

 

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Lun 21 Lug, 2025
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Lavoro: 575mila entrate previste dalle imprese italiane a luglio 

e oltre 1,5 milioni entro settembre

A luglio sono 261mila i profili professionali difficili da reperire (45,4%)

 

Roma, 14 luglio 2025 – Sono 575mila le opportunità lavorative offerte dalle imprese a luglio e salgono a oltre 1,5 milioni nel trimestre luglio-settembre. Concorrono a esprimere questa domanda di lavoro le imprese dei settori industria, servizi e primario (agricoltura, silvicoltura, caccia e pesca)[1]. Al netto delle previsioni delle imprese del comparto primario, la domanda di lavoro delle imprese dei settori industria e servizi mostra una dinamica espansiva con +30mila assunzioni programmate nel mese rispetto a luglio 2024 (+6%) e +85mila assunzioni rispetto al trimestre luglio-settembre dello scorso anno (+6,4%). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, che elabora le previsioni occupazionali per il mese di luglio[2].

L’industria nel suo complesso ricerca a luglio quasi 139mila lavoratori che salgono a oltre 374mila nel trimestre luglio-settembre. Per il manifatturiero, che è alla ricerca di oltre 91mila lavoratori nel mese e di circa 242mila nel trimestre, le maggiori opportunità di lavoro sono offerte dalle industrie alimentari, bevande e tabacco (26mila nel mese e 59mila nel trimestre), seguite dalle industrie della meccatronica (20mila nel mese e 54mila nel trimestre) e da quelle metallurgiche e dei prodotti in metallo (14mila nel mese e 42mila nel trimestre). La domanda di lavoro del comparto delle costruzioni si attesta su 47mila assunzioni nel mese e 133mila nel trimestre. Nel mese, le imprese dei servizi programmano circa 400mila contratti che salgono a oltre 1 milione per l’intero trimestre luglio-settembre. Il settore turistico continua ad offrire le maggiori opportunità di impiego con 136mila lavoratori ricercati nel mese e circa 301mila nel trimestre, seguito dal commercio (76mila nel mese e 195mila nel trimestre) e dai servizi alle persone (65mila nel mese e 207mila nel trimestre). Sono invece circa 37mila i lavoratori ricercati nel mese dalle imprese del settore primario e salgono a circa 113mila con riferimento all’interno trimestre luglio-settembre.

A luglio i contratti a tempo determinato sono la tipologia contrattuale maggiormente diffusa viene proposta a circa 370mila posizioni lavorative pari al 64,3% delle entrate programmate; seguono poi i contratti a tempo indeterminato (89mila pari al 15,5%) e i contratti in somministrazione (47mila pari all’8,2%).

Nel mese sono difficili da reperire circa 261mila profili pari al 45,4% delle figure professionali da inserire in azienda, soprattutto a causa della mancanza di candidati per ricoprire le posizioni lavorative aperte. A risentire maggiormente del mismatch sono le industrie metallurgiche e metallifere (65,5% dei profili ricercati dalle imprese è di difficile reperimento), le imprese del comparto costruzioni (63,1%), le industrie tessili, abbigliamento e calzature (59,1%), le imprese del legno-mobile (57,0%) e della meccatronica (55,9%). Tra i profili di più difficile reperimento, il Borsino delle professioni segnala per le professioni intellettuali, gli ingegneri (57,0%); tra i tecnici si registrano elevati livelli di mismatch per tecnici in campo ingegneristico (65,9%), tecnici della salute (65,2%) e tecnici della gestione dei processi produttivi (63,3%). Per le professioni qualificate nelle attività commerciali e dei servizi, elevati livelli di mismatch si registrano per gli operatori per la cura estetica (63,5%) e per le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (59,8%). 

Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (73,3%) e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (71,8%) sono tra i profili di più difficile reperimento tra gli operai specializzati. Difficili da reperire sul mercato anche gli operai di macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (61%) e i conduttori macchine movimento terra, sollevamento e maneggio materiali (60,1%). 

La quota di assunzioni che le imprese prevedono di ricoprire ricorrendo a lavoratori stranieri è pari al 20,3% delle entrate complessive. Nel mese, faranno un maggiore ricorso a manodopera straniera le imprese del settore agricoltura, silvicoltura, caccia e pesca (34,5% del fabbisogno lavorativo sarà coperto da manodopera straniera), le imprese dei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (32,5%), le industrie alimentari, bevande e tabacco (30,9%), le imprese dei servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (28,2%).

A livello territoriale, le imprese della macroarea Sud e Isole sono alla ricerca di circa 194mila lavoratori nel mese e oltre 475mila nel trimestre. Seguono le imprese del Nord Ovest con oltre 139mila assunzioni nel mese e 393mila nel trimestre, le imprese del Nord Est (circa 134 assunzioni nel mese e 360mila nel trimestre) ed infine le imprese del Centro (circa 109 assunzioni nel mese e 291mila nel trimestre).

 

[1] A partire dal mese di luglio, le informazioni rilevate dal Sistema informativo Excelsior vengono diffuse con riferimento al campo di osservazione dell’indagine esteso anche alle imprese del settore primario (agricoltura, silvicoltura, caccia e pesca). Pertanto, le previsioni della domanda di lavoro riguardano i contratti con una durata di almeno 20 giorni lavorativi programmati dalle imprese iscritte al Registro Imprese delle Camere di Commercio appartenenti ai settori industria, servizi e primario, aventi almeno un lavoratore alle dipendenze.

[2] Le previsioni del mese di luglio si basano sulle interviste realizzate su un campione di oltre 111.600 imprese. Le interviste sono state raccolte nel periodo 14 maggio 2025 - 30 maggio 2025.

 

 

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Mar 15 Lug, 2025