Informazione economica

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Mercoledì 7 Aprile 2021

Report: il mercato del lavoro in Campania

Da sinistra: Antonio Ferraioli - Presidente Confindustria Salerno, Andrea Prete - Presidente Camera di Commercio di Salerno

 

Questa mattina, mercoledì 7 aprile 2021 si è tenuta la presentazione del rapporto della Camera di Commercio di Salerno “Mercato del lavoro in Campania: le passate dinamiche, i presenti effetti della crisi, le future traiettorie di sviluppo”, realizzato da un gruppo di ricerca del Centro Studi “Guglielmo Tagliacarne”, con la collaborazione di Confindustria Salerno.

Il dossier analizza il mercato del lavoro campano stimando l’impatto del Covid-19 sul sistema produttivo e ipotizzando possibili strategie future, funzionali ad un contenimento della recessione economica determinata dalla pandemia.*

Marco Pini, Centro Studi Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, ha illustrato e commentato lo studio. Sono intervenuti Andrea Prete, presidente CCIAA di Salerno, che ha commentato lo studio alla luce dello scenario economico attuale, e Antonio Ferraioli, presidente Confindustria Salerno, che ha presentato i risultati dell’Indagine “L'Industria campana e il Covid-19: l'impatto sulle performance di impresa e aspettative future", svolta con il coinvolgimento diretto delle imprese.

Le conclusioni sono state affidate ad Antonio Marchiello, assessore alle Attività produttive e lavoro della Regione Campania.

 

«Dalla rilevazione – ha dichiarato Antonio Ferraioli, Presidente di Confindustria Salerno – è emerso che, nonostante gli impatti più gravi della pandemia si siano verificati non nelle attività manifatturiere ma in settori ad alta intensità di relazioni personali come ad esempio il turismo, molte imprese hanno riscontrato più di una criticità. Contrazione della domanda e minori flussi di cassa per l’aumento dei prezzi delle forniture e delle materie prime – quest’ultimo diventato esponenziale nelle ultime settimane - hanno determinato per le imprese crisi di liquidità. Organizzare la ripresa complessiva del sistema economico e produttivo è pertanto quanto mai urgente, anche al fine di evitare che tali criticità possano protrarsi determinando tagli agli investimenti privati.

In linea con gli obiettivi strategici previsti dal PNRR andranno indirizzate risorse verso il sistema produttivo per promuovere investimenti rivolti ai temi della sostenibilità e della digitalizzazione, favorendo in tal modo un rilancio dell’occupazione, soprattutto di quella giovanile e femminile che presentano situazioni di maggiore disagio, anche nel confronto con gli altri Paesi Europei. Inoltre, sarà essenziale il rapporto scuola-mondo dell’impresa per risolvere il mismatch che, tanto spesso, si crea tra domanda e offerta di lavoro. Indispensabili saranno le riforme e le semplificazioni degli adempimenti burocratici, volte a consentire un realizzo degli investimenti in tempi rapidi.»

«Abbiamo fortemente voluto questa indagine – ha commentato Andrea Prete, Presidente della Camera di Commercio di Salerno – perché riteniamo che, ad un anno dall’inizio della pandemia, sia necessario avere una fotografia chiara e precisa dell’impatto che ha avuto sul sistema economico e produttivo campano. L’auspicio è che questo studio possa contribuire a prefigurare nuove prospettive per il “dopo”, che tengano conto dei giovani che, insieme alle donne, hanno pagato il prezzo più alto della crisi. I dati emersi dal Rapporto una strada la tracciano. Per favorire la ripresa occupazionale in relazione a specifiche potenzialità del territorio campano, occorre investire su cultura e blue economy, un innovativo modello di sviluppo economico basato su durabilità, rinnovabilità e riutilizzo, che punta a rivoluzionare le nostre attività produttive e ad azzerare le emissioni inquinanti».

«Negli ultimi cinque anni il tasso di occupazione in Campania ha risalito la china recuperando in media circa un terzo del terreno perso dopo la forte caduta nel periodo di recessione nazionale 2008-09 e 2012-13». Lo ha sottolineato Marco Pini, economista del Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne, che ha aggiunto «considerando il persistere della crisi da Covid-19, la resilienza e ripresa occupazionale verso il pieno recupero passa dalla duplice Transizione ecologica e digitale: le imprese campane che hanno la più elevata probabilità di vedere nel 2021 l’occupazione stazionaria o in crescita sono proprio quelle che hanno investito sia in Industry 4.0 che nella green economy».

«L'analisi costante degli effetti della pandemia sul sistema produttivo Campano – ha concluso Antonio Marchiello, Assessore al Lavoro e alle Attività Produttive della Regione Campania – ci aiuta nel lavoro di costruzione delle strategie più efficaci per un rilancio dell'economia regionale, nella riproduzione delle condizioni indispensabili per affrontare la sfida ed agganciare la ripresa che tutti auspichiamo coinvolga l'intero Paese.

L'elaborazione delle strategie passa soprattutto attraverso la ricerca degli strumenti più adeguati per la ripresa produttiva e l'individuazione dei settori considerati trainanti, tra cui quelli della green economy e più in generale dell'innovazione dei sistemi produttivi per intercettare le richieste del mercato e la domanda di qualità.

Da mesi siamo impegnati nel perfezionamento degli strumenti già elaborati come la Zes e le Aree di crisi industriale complessa, che rappresentano già una realtà, ed in una infaticabile attività tesa a portare a conoscenza del mondo dell'impresa le nuove opportunità.

Auspichiamo a tal fine che la definizione dei percorsi attuativi degli interventi previsti dal piano di investimenti del recovery plan coinvolga concretamente le Regioni.

La ricostruzione di un mercato del lavoro nuovo, che dia sempre maggiori risposte alle istanze di lavoro nei nostri territori, rimane quindi una priorità nei programmi della Regione Campania, nella consapevolezza che le criticità che caratterizzano in questa fase storica l'occupazione si superano attraverso il miglioramento progressivo della competitività produttiva e la creazione di lavoro vero”.

 

Nei file allegati pubblichiamo il Rapporto “Mercato del lavoro in Campania: le passate dinamiche, i presenti effetti della crisi, le future traiettorie di sviluppo”, nella versione intergale e in sintesi oltre al comunicato stampa dell'iniziativa.

Ultima modifica: Mercoledì 7 Aprile 2021
Martedì 30 Marzo 2021

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di marzo 2021

In provincia di Salerno nel mese di marzo saranno programmate circa 4.340 entrate; nella regione Campania 21.000 e in Italia complessivamente 292.000. Nella provincia salernitana le assunzioni risultano in linea con lo stesso mese di marzo 2020 mentre sono in decremento di circa 1.100 unità, in valore assoluto, rispetto a marzo 2019. Le entrate previste nel periodo marzo – maggio 2021 saranno di circa 14.860 unità.

Nel complesso nel mese di marzo:

  • le entrate previste si concentreranno per il 61% nel settore dei servizi e per il 78% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
  • nel 36% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 64% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
  • il 16% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (22%);
  • in 27 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati;
  • per una quota pari al 23% interesseranno giovani con meno di 30 anni;
  • il 13% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
  • le tre figure professionali più richieste concentreranno il 33% delle entrate complessive previste. 

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi con un orizzonte temporale anche trimestrale per fornire informazioni tempestive di supporto alle politiche attive del lavoro. Le informazioni presentate sono basate sui questionari compilati da circa 86.000 imprese nazionali. Le analisi si focalizzano sulle principali caratteristiche delle entrate programmate nel mese di marzo 2021, con uno sguardo sulle tendenze occupazionali per il periodo marzo-maggio 2021.

 

Ultima modifica: Lunedì 12 Aprile 2021
Lunedì 29 Marzo 2021

Lavoro/Italia: 292mila entrate previste dalle imprese per marzo 2021

In ripresa rispetto al 2020 (+59mila) ma ancora lontani dai livelli del 2019 (-88mila)
In ritardo soprattutto il Sud

Sono 292mila i contratti di lavoro previsti dalle imprese per marzo 2021 e 923mila per il trimestre marzo-maggio. Sono 59mila in più rispetto a marzo dello scorso anno ma ancora 88mila in meno rispetto a marzo del 2019, quando l’economia non era ancora stata investita dalla pandemia da Covid-19. Sensibile la riduzione della domanda di lavoro rispetto al 2019 soprattutto per i settori del terziario (-79mila) e in particolare per la filiera del turismo (-50mila entrate programmate). Soltanto costruzioni e ICT sembrano dare chiari segnali di ripresa superando il livello delle assunzioni rilevato a marzo 2020 e 2019. E’ quanto mostra il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
 

Ultima modifica: Lunedì 29 Marzo 2021
Venerdì 26 Marzo 2021

Transizione digitale e green: 2 imprese su 3 ancora ai blocchi di partenza

Solo il 6% delle imprese è “arrivato al traguardo” o comunque è nel tratto finale del percorso della duplice transizione ecologica e digitale. Mentre quasi 2 imprese su 3 sono ancora ai blocchi di partenza. È quanto emerge da un’indagine di Unioncamere e Centro Studi delle Camere di Commercio Gugliemo Tagliacarne su un campione di 3.000 imprese manifatturiere.

Se sono poche le imprese Green&Digital (G&D) che nel 2020 hanno raggiunto la meta avendo già investito sia in eco-innovazione sia in digitalizzazione, il 26% dell’imprenditoria manifatturiera si trova a metà strada, avendo investito nella sostenibilità ambientale o in Industry 4.0 (imprese GorD). Tuttavia la stragrande maggioranza delle imprese (62%) non ha investito e non ha intenzioni di investire né in sostenibilità ambientale né in digitalizzazione (imprese noG&noD). Mentre una piccola quota di imprese (6%) pur non avendo ancora investito nella duplice transizione ha messo in programma di investire nel green e/o nel digitale (imprese potentialGD).

Ultima modifica: Venerdì 26 Marzo 2021
Giovedì 4 Marzo 2021

Covid: le donne d'impresa europee - Sondaggio Eurochambres

Covid: le donne d'impresa europee chiedono formazione sul digitale, sostegno mirato, attenzione all'occupazione femminile, adeguamento duraturo del business
7 imprenditrici su 10 impreparate al digitale

In Italia come nel resto di Europa, le donne imprenditrici chiedono soprattutto quattro tipologie di intervento: formazione e sostegno per cogliere la sfida del digitale; misure di supporto mirate alle loro esigenze; maggiore attenzione all’occupazione femminile; adozione di misure che non rendano vani gli sforzi compiuti durante la pandemia ma assicurino un trasformazione duratura del business.

E’ quanto emerge dal sondaggio effettuato da Eurochambres Women Network (il coordinamento permanente presso l’associazione delle Camere di commercio europee dedicato all’imprenditoria femminile), realizzato in 20 Paesi del Vecchio Continente. Un sondaggio al quale ha contribuito anche Unioncamere con il supporto della rete dei Comitati per l’imprenditorialità femminile delle Camere di commercio, presente oggi a “Women entrepreneurship and the pandemic: challenges and solutions 1 year on”, l’incontro in corso oggi e promosso in vista della Giornata internazionale della donna.

Ultima modifica: Giovedì 4 Marzo 2021
Martedì 2 Marzo 2021

Indagine Excelsior sull'andamento dell'occupazione nelle imprese nel periodo aprile/giugno 2021

Unioncamere, in collaborazione con l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) sta realizzando, insieme alla Camera di Commercio di Salerno, il Progetto Excelsior, già sviluppato con successo a partire dal 1997.

Nell’ambito di questo progetto, stiamo effettuando l’aggiornamento sulle previsioni di assunzione relative al trimestre 1 aprile – 30 giugno 2021 attraverso un questionario indirizzato ad un campione di imprese e studi professionali con dipendenti, selezionati casualmente dagli archivi delle Camere di Commercio.

Sul sito http://excelsior.unioncamere.net sono disponibili i principali risultati diffusi nell’ambito del progetto.

Giovedì 25 febbraio 2021, è stata avviata la spedizione alle imprese selezionate sulla propra casella PEC, della comunicazione contenente il link per la compilazione del questionario on line.

La rilevazione in oggetto fa parte delle indagini con obbligo di risposta previste dal Programma Statistico Nazionale e la scadenza per la compilazione è fissata entro lunedì 8 marzo 2021.

Le imprese che compilano integralmente il questionario non verranno più incluse nel campione d’indagine nei successivi tre trimestri.

Qui più info https://bit.ly/3cjXIc0
 

Ultima modifica: Martedì 2 Marzo 2021
Martedì 2 Febbraio 2021

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel 2020

L’emergenza sanitaria ha frenato i programmi di assunzione delle imprese del 2020, con un calo a livello nazionale del 30% rispetto al 2019. La flessione, causa Covid-19, ha toccato tutti i settori, soprattutto nei mesi del lockdown e negli ultimi mesi del 2020 per effetto della “seconda ondata”. La diminuzione è risultata più marcata nell’ambito dell’accoglienza e della ristorazione (-40,7% degli ingressi previsti), mentre flessioni più contenute ci sono state nel settore delle costruzioni (-15,9%),  nella sanità e nei servizi sociali privati (-17,1%) e nella filiera agro-alimentare (-19,7%).
Le imprese hanno reagito introducendo cambiamenti in ambito organizzativo e investendo in diversi aspetti della trasformazione digitale. I principali driver su cui fare leva per gestire la fase di recupero saranno le competenze digitali, richieste dal 60,4% delle imprese nazionali e dal 58,7% dalle imprese della provincia di Salerno (tav. 5.1), le competenze green e trasversali.

Nel complesso nella provincia di Salerno:
- le entrate previste nel 2020 sono state 59.220 e si sono concentrate per il 50,6% nel settore dei servizi;
- le imprese che hanno assunto sul totale imprese con dipendenti in provincia sono state il 47%;
- per una quota pari al 23% le assunzioni hanno interessato giovani con meno di 30 anni;
- è salita la difficoltà di reperimento dei profili ricercati al 23% contro il 19% del 2019 a causa della mancanza di candidati o della preparazione inadeguata.

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.

Qui trovi il bollettino e le tavole statistiche https://bit.ly/3ar0Akz

Ultima modifica: Giovedì 11 Febbraio 2021
Martedì 19 Gennaio 2021

Sale a 120.125 il numero delle imprese salernitane nel 2020 (+0,71%)

I dati della dinamica delle imprese registrate presso la Camera di Commercio

Si chiude con un saldo attivo di 850 unità il bilancio del 2020 fra le imprese nate (5.786) e quelle che hanno cessato l’attività (4.936) in provincia di Salerno, portando la consistenza del sistema imprenditoriale a fine dicembre a un totale di 120.125 imprese registrate.

In percentuale, l’incremento annuale è dello 0,71%: oltre il doppio di quanto registrato nel 2019 (+0,34%).

Tutte le province campane si mantengono in territorio positivo, determinando una variazione annuale del sistema imprenditoriale regionale pari a +1,09% (il tasso di crescita italiano del 2020 è dello 0,32%).

Da rilevare che l’andamento demografico imprenditoriale dello scorso anno ha risentito della diffusa incertezza creata dalla pandemia: probabilmente il principale fattore che ha determinato una contrazione sia nelle nuove imprese iscritte (le 5.786 nuove imprese sono il peggior dato degli ultimi dieci anni) che nelle chiusure di attività.

Circa le cessazioni, si segnala che normalmente le cancellazioni di attività dal registro delle imprese si concentrano nei primi tre mesi dell’anno, ed è in questo periodo che si attendono le maggiori ripercussioni della crisi dovuta alla pandemia. Al totale cessazioni segnalate (4.936) vanno aggiunte quelle che l’Ente camerale dispone in via amministrativa, definite d’ufficio: per il 2020 si tratta di ulteriori 729 cancellazioni.

Circa i comparti economici, i dati del 2020 registrano variazioni positive in tutti i settori di attività ad eccezione del settore agricolo, in calo dello 0,56%, e delle attività manifatturiere (-0,09%).

Prosegue il trend in salita delle società di capitali nella provincia salernitana: nell’ultimo anno sono aumentate di 1.276 unità, con un tasso di crescita del +3,77%. In crescita, seppur modesta, anche le altre forme (+50; +0,85%). Registrano invece un risultato negativo le società di persone (-275; -1,95%) e le imprese individuali (-201; -0,3%).

Circa le nuove iscrizioni, dalla distribuzione per macro settore delle imprese nate nel 2020, emerge il consueto prevalere delle iscrizioni nel commercio (33%). Seguono il settore delle costruzioni e dei servizi alle imprese (entrambi con il 14% delle iscrizioni totali classificate).

Questo, in sintesi, è quanto emerge dalle elaborazioni dei dati Infocamere effettuate dall’Osservatorio Economico provinciale della Camera di Commercio di Salerno.

 

Nel file allegato l'approfondimento, completo di grafici e tabelle statistiche.

Ultima modifica: Martedì 2 Febbraio 2021
Lunedì 18 Gennaio 2021

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di gennaio 2021

In provincia di Salerno nel mese di gennaio saranno programmate circa 4.230 entrate; nella regione Campania 22.860 e in Italia complessivamente 346.000. Nella provincia salernitana sono in decremento del 27% le imprese che assumono rispetto allo stesso mese del 2020, mentre le entrate previste nel periodo gennaio - marzo 2021 saranno di circa 13.860 unità.

Nel complesso nel mese di gennaio:
- le entrate previste si concentreranno per il 64% nel settore dei servizi e per il 75% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 37% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 63% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 22% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (30%);
- in 32 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati;
- per una quota pari al 28% interesseranno giovani con meno di 30 anni;
- il 18% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 28% delle entrate complessive previste. 

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi con un orizzonte temporale anche trimestrale per fornire informazioni tempestive di supporto alle politiche attive del lavoro. La situazione determinatasi nei mesi di marzo-aprile a seguito dell'epidemia Covid-19 ha impedito il consueto svolgimento delle indagini Excelsior, che sono riprese con il riavvio delle attività produttive delle imprese. Le informazioni presentate sono basate sui questionari compilati da circa 108.000 imprese nazionali. Le analisi si focalizzano sulle principali caratteristiche delle entrate programmate nel mese di gennaio 2021, con uno sguardo sulle tendenze occupazionali per il periodo gennaio - marzo 2021.

Qui trovi il bollettino e le tavole statistiche https://www.sa.camcom.it/informazione-economica/sistema-informativo-excelsior

Ultima modifica: Venerdì 29 Gennaio 2021
Venerdì 15 Gennaio 2021

Mercato libero dell'energia, novità per le pmi da gennaio 2021

Dal 1° gennaio 2021 c'è un'importante novità che riguarda la bolletta elettrica: termina il servizio di maggior tutela per le piccole imprese e alcune microimprese che dovranno passare al mercato libero in modo progressivo. Il servizio di maggior tutela invece proseguirà per tutte le famiglie e la generalità delle microimprese fino al 2022.

Secondo la legge, con il nuovo anno quindi dovranno scegliere un venditore del mercato libero le imprese con una fornitura in bassa tensione (indicata in bolletta con BT) che, secondo la definizione comunitaria, hanno tra 10 e 50 dipendenti e/o un fatturato annuo tra i 2 ed i 10 milioni di euro, e le microimprese (cioè quelle con meno di 10 dipendenti e fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro) che abbiano almeno un punto di prelievo con potenza contrattualmente impegnata superiore a 15kW.

Per accompagnare in questo passaggio le circa 200mila piccole imprese interessate, finchè non si sceglierà un nuovo venditore sul mercato libero si passerà automaticamente e senza interruzione della fornitura nel Servizio a Tutele Graduali definito dall’ARERA (Autorità di regolazione per Energia Reti e ambiente).

Il Servizio quindi consentirà a tutti gli utenti che ancora non hanno scelto un venditore sul mercato libero di non subire alcun tipo di interruzione della fornitura di energia. Nel periodo 1° gennaio 2021 - 30 giugno 2021 l'utenza sarà assegnata in modo transitorio allo stesso fornitore della maggiore tutela che già serve il cliente, con condizioni contrattuali coincidenti con quelle regolate delle offerte PLACET già esistenti (contratti a Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela).

Dopo questa prima fase di accompagnamento, a partire dal 1° luglio 2021, se ancora non si è scelto un venditore sul mercato libero, la fornitura verrà assegnata a regime e il Servizio a tutele graduali sarà erogato da operatori selezionati con delle gare (ripetute dopo tre anni) a livello di aree territoriali, sempre con le condizioni contrattuali delle offerte PLACET.

Sul Portale Offerte dell’ARERA  è possibile confrontare e scegliere in modo semplice e gratuito le offerte di elettricità e gas. Per ulteriori dubbi si può chiamare lo Sportello per il Consumatore Energia e Ambiente al numero verde 800.166.654. Il cambio di fornitore è gratuito, non prevede la sostituzione del contatore, non prevede interruzioni di fornitura. 

ARERA, insieme alle Associazioni di categoria e alle Camere di commercio, renderà  costantemente disponibili, con ogni mezzo, le informazioni per le piccole imprese e la parte di microimprese obbligate al passaggio al libero mercato dal 1° gennaio 2021.

Per saperne di più www.arera.it

Ultima modifica: Martedì 26 Gennaio 2021